Le imposte di successione e donazione regolano il trasferimento della ricchezza tra generazioni e riflettono scelte diverse in termini di equità e redistribuzione. Franchigie, aliquote e gettito fiscale variano sensibilmente tra i paesi Ocse ed europei, delineando sistemi più o meno incisivi nella tassazione dei patrimoni. In Italia il prelievo risulta particolarmente leggero, grazie a soglie di esenzione elevate e a imposte contenute, con conseguenze rilevanti sia per il contributo al bilancio pubblico sia per il peso delle eredità nella formazione della ricchezza familiare.
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Il 9 per cento delle famiglie italiane si trova in povertà energetica: non riesce cioè ad accedere a servizi energetici domestici essenziali, dal riscaldamento all’uso degli elettrodomestici. Una situazione di difficoltà su cui non hanno inciso le forti agevolazioni fiscali introdotte dallo stato per promuovere l’efficienza energetica degli immobili. Anzi, Ecobonus e Superbonus hanno accentuato le diseguaglianze territoriali e socioeconomiche. Le imposte di successione e donazione non hanno solo la funzione di garantire entrate fiscali allo stato, dovrebbero anche contenere la concentrazione del patrimonio. L’analisi della nostra rubrica “La parola ai grafici” mostra se ci riescono o meno.
Mercoledì 24 settembre pubblicheremo una nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta affrontiamo un tema che tocca da vicino la vita delle donne e delle famiglie: la maternità e il suo impatto sul lavoro delle madri. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è Valeria Zurla, economista esperta in politiche familiari e mercato del lavoro.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Sotto la lente di ingrandimento in questa occasione le imposte di successione e donazione, in Italia e in Europa: le aliquote, le esenzioni, il peso sul totale delle entrate fiscali, il ruolo nella formazione della ricchezza familiare.
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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema dei costi delle guerre. La continua minaccia di conflitto armato, che arriva fino alle nostre porte, ha notevoli conseguenze sul piano economico oltreché su quello umano e civile. Perché significa destinare più risorse alla difesa e meno al welfare e all’educazione dei giovani. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese evidenzia le enormi risorse necessarie per la ricostruzione di un paese dopo una guerra.
L’assistenza domiciliare ai pazienti non autosufficienti è aumentata in tutte le regioni italiane, raggiungendo l’obiettivo fissato dal Pnrr. Ma il risultato è stato ottenuto guardando più al numero degli assistiti che non ai loro reali bisogni. Si dovrebbero stabilire standard di intensità, durata, appropriatezza, efficacia del servizio, da monitorare periodicamente. Il Trattato dell’Unione europea vieta gli aiuti di stato. È una regola che i paesi membri non sempre rispettano, spesso per favorire i loro “campioni nazionali”. Uno studio propone una nuova metodologia per scoprire i beneficiari nascosti di sussidi: uno strumento utile per arrivare a una effettiva attuazione del mercato unico. I siti di intelligenza artificiale generativa aprono nuove prospettive nell’orientamento professionale. Una indagine rivela però che nei centri per l’impiego italiani vi si fa un ricorso molto limitato. Sono d’ostacolo le rigide procedure burocratiche, così come le attitudini degli operatori e le scarse conoscenze informatiche degli utenti. Il numero dei laureati in un paese rappresenta un fattore chiave per la crescita economica, l’innovazione e la competitività internazionale e in Italia sono ancora pochi: all’analisi della questione è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Torna l’appuntamento con “Lavoce in mezz’ora”, il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La puntata della ripresa non poteva che essere dedicata al mondo del lavoro: ci occupiamo infatti degli stipendi dei lavoratori e del perché negli ultimi anni sono rimasti fermi. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è in questa occasione Andrea Garnero.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Questa volta mostriamo quanti sono i laureati in Italia e in quali settori si concentrano; le differenze nella retribuzione mensile netta di chi ha conseguito una laurea magistrale e di chi ha una laurea triennale; il confronto con gli stipendi negli altri paesi europei; la bassa quota di studenti stranieri nelle nostre università; il numero dei dottorandi in Europa e le discipline che scelgono.
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Domani sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema dei costi delle guerre. La continua minaccia di conflitto armato, che arriva fino alle nostre porte, ha notevoli conseguenze sul piano economico oltreché su quello umano e civile. Perché significa destinare più risorse alla difesa e meno al welfare e all’educazione dei giovani. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese evidenzia le enormi risorse necessarie per la ricostruzione di un paese dopo una guerra.
Il livello di istruzione terziaria è fondamentale per crescita e innovazione, ma in Italia i laureati sono ancora pochi: solo il 20 per cento dei lavoratori, con forti differenze tra settori. Il vantaggio economico di una laurea magistrale rispetto alla triennale è presente, ma meno marcato che in altri paesi europei e molto variabile a seconda delle discipline. Anche l’attrattività internazionale delle università resta bassa: meno di cinque studenti su cento provengono dall’estero. Sul fronte del dottorato, l’Italia si colloca a metà classifica europea, con prevalenza di percorsi in ambito STEM.
Ne parliamo in questa serie di grafici.
Cresce in Italia il numero dei pensionati che rimangono nel mercato del lavoro. Uno studio ne traccia l’identikit, cercando di comprendere i motivi che spingono tante persone a continuare a lavorare: pensioni modeste nel caso dei più giovani e buone condizioni economiche e professionali nel caso dei più anziani. Internet ha rivoluzionato la nostra vita quotidiana. Ma la sua diffusione capillare non è priva di conseguenze per la salute mentale dei più giovani. Lo dimostra una ricerca che analizza il rapporto tra espansione della banda larga e aumento dei ricoveri per depressione, ansia, abuso di sostanze, disturbi alimentari e della personalità. Il concetto di disuguaglianza è difficile da definire. Tra gli economisti – e peraltro neanche tra i filosofi – non c’è un accordo unanime su ciò che può essere considerato una disparità moralmente accettabile e una inaccettabile. E la difficoltà si riflette sulle norme e sulle politiche distributive che le società si danno.
Torna l’appuntamento con “Lavoce in mezz’ora”, il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La puntata della ripresa non poteva che essere dedicata al mondo del lavoro: ci occupiamo infatti degli stipendi dei lavoratori e del perché negli ultimi anni sono rimasti fermi. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è in questa occasione Andrea Garnero.
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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato al tema dell’energia: un’analisi del perché l’elettricità costa così tanto in Italia e cosa fare per ridurre i blackout, in attesa delle grandi batterie per lo stoccaggio delle rinnovabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si occupa della straordinaria crescita dell’energia solare nella produzione di elettricità negli ultimi anni.
Con la riapertura delle scuole si riaccende l’attenzione sugli insegnanti e sui loro stipendi. In Italia le retribuzioni sono magre per tutti, ma i più penalizzati sono i laureati nelle materie scientifiche e ingegneristiche che scelgono l’insegnamento. Al mondo della scuola è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Come ampiamente previsto, l’offerta pubblica di acquisto del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca ha avuto successo. Tra la ricerca di sinergie e l’importanza sempre maggiore per le banche del settore assicurativo, è molto probabile che non si tratti dell’ultima mossa del risiko bancario italiano. In un mondo sempre più polarizzato, l’India sceglie la via del “multiallineamento”, partecipando ad alleanze e accordi eterogenei. Un atteggiamento dettato da ragioni strategiche – limitare il predominio cinese – ma anche dalla ricerca di nuovi fornitori di materie prime. Nelle proposte della Commissione sulla Savings and Investments Union non mancano le regole per il rilancio del mercato delle cartolarizzazioni. Pur inseriti in un nuovo quadro prudenziale, questi strumenti comportano comunque un aumento dei rischi per gli investitori.
Torna l’appuntamento con “Lavoce in mezz’ora”, il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La puntata della ripresa non poteva che essere dedicata al mondo del lavoro: ci occupiamo infatti degli stipendi dei lavoratori e del perché negli ultimi anni sono rimasti fermi. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è in questa occasione Andrea Garnero.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Con l’avvio del nuovo anno scolastico, tracciamo un quadro della situazione dell’istruzione in Italia e in Europa: la spesa pubblica per il settore, i fondi per studente, l’affollamento delle classi, gli stipendi degli insegnanti, la mobilità sociale e le disuguaglianze, l’efficienza energetica degli edifici scolastici, la disponibilità di mense e palestre e la presenza di barriere architettoniche.
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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema dell’energia:un’analisi del perché l’elettricità costa così tanto in Italia e cosa fare per ridurre i blackout, in attesa delle grandi batterie per lo stoccaggio delle rinnovabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si occupa della straordinaria crescita dell’energia solare nella produzione di elettricità negli ultimi anni.
L’inizio del nuovo anno scolastico riporta l’attenzione sulle risorse che i paesi europei destinano all’istruzione, mettendo in luce una criticità strutturale del nostro paese, che riserva al settore la quota di spesa pubblica più bassa d’Europa. A incidere sulla qualità dell’istruzione concorrono anche altri fattori, come le dimensioni delle classi, che influenzano direttamente insegnamento e apprendimento, e la qualità delle infrastrutture: dall’efficienza energetica degli edifici alla disponibilità di mense e palestre, fino al superamento delle barriere architettoniche, rispetto ai quali si registra un marcato divario tra Nord e Sud.
Parlare di scuola, tuttavia, non significa guardare solo agli studenti. C’è anche la condizione degli insegnanti, che in Italia percepiscono salari tra i più bassi d’Europa e devono affrontare carriere molto lunghe per raggiungere il massimo stipendio. Nove grafici raccontano la situazione della scuola in Italia e in Europa.
Durante la pandemia, le università italiane hanno ricevuto un ammontare senza precedenti di fondi pubblici, che hanno permesso di continuare la didattica e la ricerca anche in lockdown. I risultati in termini di laureati e produzione scientifica non sono però migliorati, come mostra uno studio. Si tratta di un’esperienza di cui far tesoro se si intende rafforzare il sistema, a beneficio di studenti, docenti e società. La Corte Suprema degli Stati Uniti sarà presto chiamata a esprimersi su due questioni fondamentali per l’economia e, in definitiva, per la democrazia: i dazi imposti sulle importazioni e l’indipendenza della Federal Reserve. Se la Corte si esprimerà a favore dell’amministrazione Trump, si allargherà il ruolo del presidente, a scapito di quello di Congresso, giudici federali e autorità indipendenti. Mediaset ha acquisito il pieno controllo della tedesca ProSiebenSat.1. L’obiettivo è creare un grande polo televisivo europeo, in grado di competere con i colossi americani, in particolare nel mercato pubblicitario. Il successo non è scontato, ma l’alternativa per la società di Pier Silvio Berlusconi era la marginalizzazione.
Torna domani 10 settembre “Lavoce in mezz’ora”, il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La puntata della ripresa non poteva che essere dedicata al mondo del lavoro: ci occupiamo infatti degli stipendi dei lavoratori e del perché negli ultimi anni sono rimasti fermi. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è in questa occasione Andrea Garnero.
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Per un numero sempre più largo di persone trovare una casa a prezzi accessibili è un’impresa ardua, specie nelle città. Le ragioni sono molte, compresa la chiusura dei programmi di edilizia pubblica negli ultimi vent’anni. Il governo ripropone un piano casa, ma sarà la legge di bilancio a dire con quali risorse. Con il loro enorme consumo di acqua ed elettricità, i data center necessari all’intelligenza artificiale rappresentano una sfida per la decarbonizzazione. Nel nostro paese, potrebbero essere un’opportunità di ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, a patto che la costruzione degli impianti non sia concentrata solo in alcune zone. Tra preoccupazioni per l’overtourism e racconti di ombrelloni chiusi e spiagge vuote, l’estate italiana del turismo è trascorsa all’insegna delle contraddizioni. Alla poca chiarezza sulla reale situazione contribuisce la mancanza di dati tempestivi e affidabili sul settore, dove invece oggi sono cruciali previsioni e programmazione.
A settembre torna la “Lavoce in mezz’ora”, il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La puntata della ripresa, che sarà on line mercoledì 10 settembre, non poteva che essere dedicata al mondo del lavoro: ci occupiamo infatti degli stipendi dei lavoratori e del perché negli ultimi anni sono rimasti fermi. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è in questa occasione Andrea Garnero.
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Come già nel 2024, anche quest’anno non sono ancora stati pubblicati i dati sulla spesa farmaceutica del Servizio sanitario nazionale relativa al primo bimestre. Se il ritardo si prolunga, diventa impossibile prendere eventuali misure correttive per il superamento dei tetti previsti. Il nostro paese dovrà attuare entro giugno 2026 tre direttive europee sul lavoro delle donne: puntano a rafforzare gli organismi di parità e a contrastare i divari retributivi di genere. Se sul tema i sindacati sapranno ritrovare l’unità, si può aprire una nuova fase del diritto antidiscriminatorio. Rabbia, risentimento, senso di ingiustizia sono sentimenti molto diffusi sui luoghi di lavoro di tutto il mondo, che tuttavia non si trasformano in azioni per modificare lo status quo. Per migliorare il clima negli ambienti lavorativi potrebbe essere utile una maggiore trasparenza delle imprese sulle retribuzioni. L’Italia dovrebbe anche affrontare la questione di una pressione fiscale che pesa soprattutto sulla classe media dei lavoratori dipendenti.
Dopo “Le voci de lavoce”, ha preso il via un’altra delle novità introdotte per rendere sempre più fruibili i nostri contenuti: “Lavoce in mezz’ora”. Si tratta di un nuovo format di divulgazione de lavoce.info: Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. La seconda puntata de “Lavoce in mezz’ora” si occupa del tema di stagione: il turismo. A rispondere alle domande è Riccardo Trezzi.
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