Secondo diversi studi nei periodi elettorali aumentano stress e malesseri psicologici dei cittadini. Il 2024 ha in calendario elezioni in vari paesi, dagli Usa all’Europa. In un mondo molto polarizzato, il rischio è che ad ammalarsi sia la democrazia.
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Ai cronici problemi economici dell’Argentina si è aggiunta la siccità. Svalutazione del peso, monetizzazione del deficit fiscale, debito elevato, impotenza della banca centrale e irresponsabilità politica portano il paese a un passo dall’iperinflazione.
Il candidato favorito alle presidenziali argentine basa la sua ricetta economica sulla forte riduzione di imposte e spesa pubblica e su un programma di dollarizzazione. Ma è proprio la storia dell’Argentina a mostrare tutti i limiti di una simile scelta.
Sarà difficile formare un governo in Spagna: dalle urne non è uscito un vincitore netto. Sulla carta, si possono costituire varie coalizioni, non sempre praticabili dal punto di vista politico. È dunque probabile il ricorso a nuove elezioni.
Pedro Sánchez è diventato capo del governo spagnolo nel 2018. In questi anni, i risultati economici del paese sono stati invidiabili. Ma alle amministrative di maggio gli spagnoli hanno virato a destra. Probabilmente faranno altrettanto il 23 luglio.
Il 21 maggio la Grecia elegge il nuovo Parlamento. Il paese si è lentamente ripreso dall’austerity e ha ottenuto buoni risultati economici negli ultimi due anni. Ma le condizioni di vita dei greci non sembrano aver fatto grossi passi avanti.
Alla vigilia di elezioni presidenziali decisamente incerte, in Turchia si discute parecchio della controversa politica di Erdogan. Tra mala-gestione delle emergenze e scelte economiche poco ortodosse, il paese si trova sull’orlo di una profonda crisi.
Se la disaffezione verso la partecipazione al voto è generale, per quanto riguarda le donne si registra una netta differenza tra Nord e Sud. La più alta astensione delle donne nel Meridione potrebbe essere legata a livelli di istruzione più bassi.
Salvo poche eccezioni, alle ultime elezioni i personaggi noti non sembrano essere stati in grado di attrarre un grande consenso, soprattutto quando sono stati paracadutati in collegi dove non risiedono. Per i partiti è un fatto su cui riflettere.
L’immigrazione può avere un effetto duraturo diretto sul panorama politico dei paesi europei? Alle elezioni politiche del paese di residenza, i figli di immigrati esprimono una preferenza più netta per partiti e politiche di sinistra rispetto ai nativi.