Spesso le misure di sostegno non raggiungono tutti i possibili beneficiari per la complessità di richiederle. L’erogazione automatica delle prestazioni permette di garantire l’accesso, indipendentemente dalla situazione economica o sociale dei cittadini.
Introdotto nel 2022 per far fronte ai disagi psicologici causati dalla pandemia, il bonus psicologo ha invece risposto a un bisogno preesistente, con interessanti differenze di genere. Il suo stesso successo dimostra che è uno strumento da rafforzare.
Bassa fecondità e struttura demografica sbilanciata a sfavore delle nuove generazioni: i dati Istat certificano che l’Italia si trova oggi in una situazione particolarmente difficile, che si può migliorare solo allineando le nostre politiche familiari alle migliori esperienze europee. La manovra di bilancio mostra alcune buone intenzioni, ma non sufficienti a invertire le tendenze di natalità. La legge di bilancio gela le aspettative sull’attuazione della legge delega sulla non autosufficienza, una riforma attesa per 26 anni. Se non interverranno modifiche, tutto è rinviato al 2025, rinunciando a un percorso di legislatura per costruire un welfare migliore per anziani e famiglie. Il ciclo di programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali europei è già avviato. L’Italia rischia di affrontarlo con i consueti affanni, in particolare nelle regioni del Sud. Anche alle politiche europee di coesione andrebbe applicato il “metodo Pnrr”, che subordina l’erogazione delle risorse al raggiungimento di precisi obiettivi. Il governo si accinge a modificare le norme sul “rientro dei cervelli”. Gli incentivi fiscali sono un buon investimento se disegnati in modo da attrarre e trattenere espatriati e stranieri che altrimenti non sceglierebbero l’Italia. Anche se non affrontano le cause strutturali che spingono tanti a lasciare il paese.
“Ci mettiamo lavoce” è il nuovo podcast de lavoce.info. L’obiettivo dell’iniziativa è tracciare un bilancio del primo anno del governo Meloni alla luce delle promesse fatte in campagna elettorale. Il podcast si può ascoltare su tutte le principali app per i podcast e sul nostro sito. Nelle prime cinque puntate – disponibili qui – ci siamo occupati di attuazione del Pnrr, istruzione, lotta alla povertà, presidenzialismo e riforme istituzionali, flat tax. Il sesto episodio è dedicato al lavoro povero: come garantire una tutela adeguata ai lavoratori più vulnerabili? Ne abbiamo parlato con Andrea Garnero.
Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Gli squilibri demografici si accentuano e rischiano di rendere insostenibile entro pochi anni il nostro sistema di welfare. Per invertire la tendenza servono politiche familiari adeguate. Nella manovra economica qualche passo avanti, ma non risolutivo.
Le politiche europee per la coesione sono accompagnate da un generalizzato scetticismo, che almeno per l’Italia è del tutto motivato. Le ragioni della loro modesta efficacia e le prospettive per il futuro, legate a una possibile adozione del modello Pnrr.
Il governo ha proposto modifiche alla misura che favorisce il rientro dei cervelli. Alcune sono positive, altre rischiano di vanificare l’investimento degli ultimi anni. Come convincere chi è tornato a rimanere in Italia dopo la scadenza degli incentivi.
L’approvazione della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti aveva suscitato grandi speranze. La legge di bilancio rinvia l’attuazione al 2025. Rimangono così senza risposta dieci milioni di persone tra anziani, familiari e operatori.
Nella riunione del 26 ottobre la Bce ha lasciato invariati i tre tassi chiave della politica monetaria, benché l’inflazione non sia ancora del tutto sotto controllo. La Banca centrale ha scelto di prendere decisioni “guidate dai dati”, rinunciando alla “forward guidance”. Potrebbe essere una scommessa sbagliata. Proprio l’inflazione è stata la causa principale dell’aumento della quota di persone e famiglie in povertà assoluta registrato dai dati Istat per il 2022. I numeri del 2023 diranno poi se la sostituzione del Reddito di cittadinanza con nuove misure ha migliorato o peggiorato la situazione. Il processo di revisione della spesa pubblica iniziato negli anni Ottanta non ha finora prodotto risultati apprezzabili. Ai tagli imposti dall’alto andrebbe sostituito un approccio basato su una programmazione di bilancio triennale, con obiettivi e traguardi distribuiti sull’intero periodo. Secondo le statistiche Istat sulle disuguaglianze di mortalità per cause di morte, le persone con un alto livello di istruzione hanno minori probabilità di morire per malattia. Anche perché in genere hanno redditi più alti, che permettono l’accesso alla sanità privata. Il sistema tributario italiano è fortemente squilibrato, per la costante erosione di molte basi imponibili e lo scarso adempimento fiscale di specifiche categorie di reddito. Mentre beni e servizi pubblici continuano a essere garantiti a tutti, anche a chi non contribuisce a pagarli. Un quadro insostenibile, che la legge delega di riforma fiscale non risolve.
“Ci mettiamo lavoce” è il nuovo podcast de lavoce.info. L’obiettivo dell’iniziativa è tracciare un bilancio del primo anno del governo Meloni alla luce delle promesse fatte in campagna elettorale. Il podcast si può ascoltare su tutte le principali app per i podcast e sul nostro sito. La quinta puntata – disponibile qui – è dedicata alla flat tax. Ne abbiamo discusso con Silvia Giannini e Simone Pellegrino.
Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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I progressi nella lotta all’inflazione sono evidenti, ma non bastano. La Bce non ha alzato i tassi nell’ultima riunione. Ma fermarsi adesso, alla probabile vigilia di un nuovo incremento dei prezzi dell’energia, potrebbe rivelarsi la scommessa sbagliata.
Nel 2022 la quota di persone e famiglie in povertà assoluta è salita rispetto al 2021. Lo dicono i nuovi dati Istat. La causa è soprattutto l’inflazione, che ha colpito di più le fasce meno abbienti. Per quest’anno sono tre i fattori da tenere d’occhio.