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Con il south working i cervelli tornano in patria

La pandemia ha riportato in Italia migliaia di persone che continuano a lavorare da remoto per imprese straniere. Il fenomeno non potrà che far bene alla ripresa del paese. Ma bisogna prestare attenzione alle disuguaglianze che potrebbe generare.

Più ispezioni e più mirate per ridurre gli incidenti sul lavoro

Qualsiasi campagna per ridurre gli incidenti sul lavoro non può prescindere dalla prevenzione e dal rafforzamento dell’attività ispettiva. Cinque anni dopo la sua istituzione è tempo di ripensare all’idea di un unico Ispettorato nazionale del lavoro, il cui fallimento era stato preannunciato.

Agricoltura: le ragioni dello sciopero degli “invisibili”

La situazione dei lavoratori stagionali in agricoltura è stata resa ancora più difficile dalla pandemia, mentre la regolarizzazione non ha dato risultati significativi. Servono soluzioni strutturali per dare dignità e sicurezza al lavoro degli “invisibili”.

Per i lavoratori dello spettacolo servono riforme

I lavoratori dello spettacolo sono tra i più colpiti dalla crisi da Covid. I bonus messi in campo finora rappresentano un sollievo momentaneo ma per il futuro servono riforme in materia di lavoro e previdenza, che tengano conto delle peculiarità.

Scuola e lavoro dei giovani: il banco di prova del Pnrr

Lo scopo del Next Generation EU è salvaguardare le future generazioni. Nel nostro Pnrr l’analisi e gli obiettivi per istruzione e ricerca sono chiari, anche se non semplici da realizzare. Meno ben definite invece le politiche per il lavoro.

Primo maggio, i problemi del lavoro vanno oltre la pandemia

Quest’anno la festa dei lavoratori si festeggia con 900 mila occupati in meno in Italia rispetto all’inizio della pandemia. I problemi, però, non sono iniziati con il Covid e hanno radici più profonde. A partire dalle debolezze strutturali del mercato del lavoro.

Quant’è lunga la transizione dalla scuola al lavoro

Finita la scuola, la maggior parte dei giovani italiani impiega un periodo di tempo molto lungo per trovare un lavoro regolare e ciò li penalizza rispetto ai coetanei europei. La conferma arriva da nuove stime. Cosa fare per migliorare la situazione.

Lavorare più a lungo? C’è un’altra faccia della medaglia*

Le retribuzioni orarie degli over 50 sono in genere inferiori a quelle della fascia 30-49 anni, a parità di formazione e genere. Ciò potrebbe riflettere un progressivo calo di produttività. Vale la pena incoraggiare la permanenza sul lavoro degli anziani?

Contro il lavoro povero non basta il salario minimo*

Fissare un livello di salario minimo non esaurisce la questione dei lavoratori poveri. Perché il fenomeno non riguarda solo i dipendenti, ma una fascia molto più ampia di persone. E per affrontarlo va costruita una strategia multidimensionale.

Come leggere i nuovi dati sul mercato del lavoro

La nuova classificazione di occupati e disoccupati adottata dall’Istat cambia almeno in parte i numeri sul mercato del lavoro durante la pandemia. L’indicatore più affidabile rimane comunque quello delle ore lavorate, che permette un’analisi più precisa.

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