Largamente utilizzate negli ultimi anni, le politiche di incentivazione al lavoro danno buoni risultati di occupazione se prevedono sgravi consistenti e si rivolgono a target specifici. Sulla retribuzione incidono di più le misure rivolte ai lavoratori.
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Scambiare, prevedere, aggregarci e innovare sono attività connaturate all’essere umano. Possono dar luogo a cambiamenti epocali, come la rivoluzione industriale. A volte, però, hanno bisogno di essere governate, come nel caso dell’intelligenza artificiale.
Per aumentare il gettito e combattere l’evasione, il concordato dovrebbe riguardare solo i contribuenti meno affidabili secondo gli Isa. E dovrebbe essere accompagnato da una credibile minaccia di controlli in caso di rifiuto della proposta.
Per chi ha da due a quattro abitazioni destinate all’affitto breve l’aliquota della cedolare secca sale. Minimo il vantaggio per le casse dello stato. Anche perché provvedimenti di questo tipo non risolvono il problema generale delle locazioni in nero.
Come previsto, la maggior parte delle principali banche italiane ha deciso di non pagare la tassa sugli extraprofitti: il gettito per lo stato sarà scarso e non ci sarà nessun rafforzamento supplementare del capitale. Rimane però una perdita di credibilità del sistema Italia.
Più di un terzo della nuova potenza fotovoltaica installata in Italia dal 2021 non ci sarebbe stato senza il Superbonus. Ora la misura è in scadenza e l’accelerazione delle rinnovabili potrebbe fermarsi. Ma gli obiettivi di decarbonizzazione restano.
Ammesso che riesca a superare il vaglio di istituzioni europee e corti di giustizia, l’accordo con l’Albania sui migranti si scontra con varie difficoltà di attuazione. Non ci sarà l’effetto deterrenza perché non fermerà chi fugge da situazioni drammatiche.
In Parlamento esiste una sorta di “segregazione di genere”, con le donne che si occupano spesso di temi legati alla famiglia. Né basta aumentare il numero delle parlamentari per cambiare prospettiva. I risultati di una ricerca sui dibattiti alla Camera.
Il concordato preventivo è già stato sperimentato in passato con scarsi risultati. La versione attuale si avvale di nuovi strumenti che si fondano su dati individuali e analitici. Ma resta da capire se riuscirà nel suo obiettivo: ridurre l’evasione.
Il concordato preventivo può ridurre gli oneri dell’amministrazione finanziaria e garantire un gettito certo, anche se inferiore a quello teorico. Purché vi sia una ragionevole proporzionalità. E si possa comunque intervenire in caso di grave evasione.