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Categoria: Il Punto Pagina 1 di 150

Il Punto

Sono stati dieci giorni di fuoco per le borse di tutto il mondo, con l’altalena di annunci arrivati dalla Casa Bianca. Le vendite massicce di titoli sono state innescate dai dazi, ma si inseriscono in mercati finanziari fortemente indebitati. Si è così avviato un circolo vizioso che può portare a una deflazione di origine finanziaria. Quanto successo dopo il Liberation Day potrebbe però avere conseguenze ancora più profonde, con esiti difficili da prevedere. È infatti il segno di una crisi di sfiducia generalizzata verso tutte le attività denominate in dollari: titoli di stato, azioni, debito privato. Potrebbe perciò segnare un cambiamento epocale: la fine del dollaro come valuta egemone. L’amministrazione americana sostiene anche che l’Europa ha potuto dirottare risorse verso il welfare state grazie alla protezione militare garantita dagli Usa. È una tesi infondata e per capirlo basta fare un confronto tra l’Italia, che appartiene alla Nato dalla fondazione, e la Svezia, che è entrata nell’Alleanza nel 2024. Tim è di nuovo tutta italiana, con Poste italiane quale principale azionista. In un mercato delle telecomunicazioni profondamente cambiato dal tempo della privatizzazione, l’operazione potrebbe dare stabilità finanziaria al gruppo e promuovere interessanti sinergie. Ma restano dubbi sulla capacità di investimento. Una legge appena approvata mette un tetto alla responsabilità patrimoniale dei collegi sindacali. Nelle società per azioni, però, i sindaci non sono i soli con compiti poco retribuiti di mero controllo. Sarebbe stato meglio introdurre una riforma complessiva per tutte le figure della governance societaria. In vista dell’estate, si torna a parlare di imposta di soggiorno. Nel 2024 ha fruttato ai comuni più di un miliardo. Ma andrebbe ridisegnata, per permettere una applicazione coerente su tutto il territorio nazionale, dare più flessibilità alle amministrazioni comunali sulle aliquote e soprattutto aumentare la trasparenza sulla destinazione del gettito.

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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato alle discriminazioni e in particolare a quelle di genere: non sono solo profondamente ingiuste, ma ci privano di risorse umane importanti, minano la coesione sociale e peggiorano il benessere di tutti. Eppure, i programmi Dei – diversità, equità, inclusione – sono finiti sotto la scure dell’amministrazione Trump. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di marzo si concentra sul doppio carico di lavoro delle donne: quello retribuito nel mercato del lavoro e quello non retribuito, svolto tra le mura domestiche.

Il Punto

La Commissione europea ribadisce l’intenzione di negoziare con gli Usa in tema di dazi. Intanto, però, prepara le eventuali contromisure. È la strategia giusta? Secondo il gioco falco-colomba, l’Ue dovrebbe rispondere ai comportamenti aggressivi di Trump con atteggiamenti altrettanto aggressivi. Con il rischio però di un avvitamento della guerra commerciale. Tira una brutta aria per la libertà di ricerca nelle università americane, tanto che il 75 per cento degli scienziati che vi lavorano si dichiara pronto a lasciare il paese. L’Europa dovrebbe fare di tutto per accoglierli, per recuperare parte del terreno perduto nella ricerca scientifica d’avanguardia. Anche nel mondo dello streaming c’è una battaglia in corso, quella per conquistare l’attenzione e il tempo del consumatore. L’arrivo della pubblicità sulle piattaforme ha cambiato molte cose e due vecchi rivali – Netflix e YouTube – si ritrovano ora alleati. Il boom del turismo ha conseguenze sull’istruzione dei più giovani. Da un lato, le opportunità di lavoro che il settore crea possono contribuire a sostenere le spese universitarie, dall’altro la facilità di trovare un’occupazione che non richiede alte qualifiche può spingere ad abbandonare gli studi.

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Il Punto

La volontà di innescare un’escalation è ciò che differenzia il round di dazi spettacolarmente annunciati da Donald Trump nel “Liberation Day” da quelli introdotti nel 2018. L’obiettivo è rendere vuoti tutti gli accordi multilaterali per negoziarne di nuovi, esclusivamente bilaterali. Anche a costo di produrre danni enormi. I dazi del presidente Usa non sono gli unici numeri a cui dovremmo prestare attenzione. I dati demografici pubblicati dall’Istat suonano come un ennesimo campanello d’allarme: in Italia la transizione demografica è diventata crisi. È ancora possibile evitare il declino demografico, ma per farlo occorre seguire due strategie parallele: migliorare le condizioni di vita e di lavoro di donne e giovani, inclusi quelli di seconda generazione; attrarre lavoratori immigrati. Al tema è dedicata anche la nostra rubrica “La parola ai grafici”. A ostacolare la piena realizzazione delle donne sul mercato del lavoro contribuisce il fatto che il lavoro domestico e di cura ricade ancora quasi interamente sulle loro spalle. Un fenomeno dovuto al persistere di stereotipi e pregiudizi, come dimostra una ricerca, anche se tra i più giovani si intravede un cambiamento. Ridurre la frammentazione di mercati e regole per un’Europa più competitiva: nasce da qui la proposta di introdurre la nozione di “società innovativa europea”. Per avere successo dovrebbe però caratterizzarsi come un vero e proprio “28° regime” di diritto societario, totalmente europeo e disancorato da quelli degli stati nazionali. L’inflazione ha fatto crescere l’Irpef pagata da dipendenti e pensionati, a beneficio delle entrate dello stato. Nello stesso tempo, però, ha anche diminuito il valore reale dei trasferimenti statali ai comuni, che probabilmente dovranno ridurre i servizi offerti ai cittadini.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. In questa uscita è dedicata ai dati demografici del nostro paese: dalla continua riduzione della popolazione alla distribuzione di italiani e stranieri per regione, dalla crescita della speranza di vita al calo del tasso di fecondità. 

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Il Punto

Il 2 aprile – domani – entrano in vigore i dazi americani su tutti i beni importati da qualunque paese. Per capire cosa succederà alle esportazioni italiane verso gli Usa bisogna distinguere tra breve e lungo periodo. Nell’immediato, potrebbero non esserci grandi ripercussioni. Il discorso cambia se le tariffe rimarranno per molto tempo. E la ricerca di nuovi mercati è una sfida per tutta la Ue. È peraltro quasi un paradosso che l’amministrazione Trump perseveri con l’offensiva protezionistica: quella del 2018 non ha dato i risultati sperati e anche oggi i danni più duraturi della guerra commerciale sono causati soprattutto dall’incertezza che ne deriva per le regole del gioco della competizione internazionale. L’obbligo del soccorso in mare “rappresenta il fondamento delle principali convenzioni internazionali”: lo ha ribadito la Cassazione con la sentenza sul caso Diciotti. Al di là di polemiche spesso strumentali, la Corte ha ristabilito che la sovranità dello Stato e le sue prerogative di presidio dei confini non sono esenti da ogni controllo. Storicamente, le porte del mondo dell’arte sono rimaste chiuse per le donne: poche le artiste, sottovalutate le loro opere. Ora qualcosa sta cambiando, grazie a una nuova generazione di collezionisti meno condizionata da stereotipi e pregiudizi. 

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Il Punto

Le minacce di Donald Trump stanno diventando realtà: dopo i dazisu alluminio, ferro e acciaio europei, ora è la volta del settore dell’automobile. In un documento redatto per il Parlamento europeo proprio per valutare le conseguenze delle tariffe Usa, si pecca forse di ottimismo. Non si tiene infatti conto di alcuni “effetti collaterali” della politica delle tariffe, come una possibile guerra valutaria e il rafforzarsi della diffidenza verso la globalizzazione. Il primo decreto attuativo della legge delega sulla non autosufficienza fa passi indietro su alcuni dei suoi punti chiave: i servizi domiciliari, quelli residenziali e l’indennità di accompagnamento. Sembra quasi che la riforma non sia più tra le priorità della politica, nonostante l’invecchiamento della popolazione. Un intervento legislativo sembra comunque necessario per fare chiarezza sulla compartecipazione delle famiglie sulle rette delle Rsa. Alcune sentenze di tribunali hanno infatti riconosciuto a singoli malati di Alzheimer il diritto alla totale gratuità, mettendo in difficoltà i bilanci della sanità regionale, ma anche rischiando di creare disparità con gli anziani curati a domicilio. La creazione delle monete digitali apre nuove possibilità: si può sviluppare una concorrenza valutaria che darà ai cittadini del mondo la libertà di scegliere quale valuta usare, restituendo alla moneta la sua natura originaria di istituzione di cooperazione spontanea.

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Il Punto

La Commissione europea ha pubblicato da poco il Libro bianco sulla difesa: punta a rendere l’Unione autosufficiente sotto il profilo della sicurezza entro il 2030. Saremo davvero pronti? Probabilmente no, se il piano resta solo quello di RearmEu. Più utile sembra invece costruire un accordo tra un gruppo di paesi, che faccia da battistrada verso una maggiore integrazione militare e politica. Prima a causa della pandemia e poi per la guerra in Ucraina si è registrato in Italia un aumento significativo della spesa in contributi pubblici alle imprese. Un’analisi accurata delle aziende che ne hanno beneficiato può essere il primo passo per un riordino degli aiuti, che appare necessario e che è previsto da una legge di delega al governo che scade nel 2025. Sono passati dieci dalla riforma che ha ridisegnato la geografia giudiziaria italiana. Uno studio sui suoi effetti indica che i vantaggi sono stati superiori ai costi: tribunali più grandi hanno portato a compimento più procedimenti, in particolare nelle materie più complesse. Poche squadre del Sud nel campionato di Serie A di quest’anno. Un’analisi dei bilanci di tre società rivela modelli di business diversi, anche se la compravendita dei giocatori è per tutte e tre una delle voci più significative.   

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Il Punto

Dopo le parole della presidente del Consiglio in Parlamento, infuriano le polemiche sul Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Se può essere letto come la base del capitalismo europeo, oggi appare di particolare attualità la soluzione che il documento propone per evitare possibili conflitti futuri: la creazione di uno stato federale europeo. Mentre si tratta per la formazione del nuovo governo, in Germania il parlamento in uscita è chiamato a votare un pacchetto di misure per difesa e infrastrutture che segna un superamento del freno al debito sancito dalla costituzione tedesca. Ne deriverebbero benefici anche per gli altri paesi europei. Ma l’approvazione finale resta incerta. Nuove aliquote Irpef, riduzione dei contributi sociali per molti lavoratori dipendenti e Assegno di inclusione sono al centro dell’analisi del Rapporto Istat 2024 sulla redistribuzione del reddito. Se nei trasferimenti monetari non siamo lontani dai livelli degli altri paesi europei, è nelle forme di redistribuzione attraverso servizi che siamo molto indietro. La svolta anti-globalizzazione non riguarda solo l’amministrazione Trump, caratterizza tutte le più importanti democrazie avanzate. È il contraccolpo della globalizzazione, che ha creato vincitori e vinti nelle società occidentali e ha determinato un progressivo spostamento di elettori e partiti verso posizioni sempre più protezioniste e isolazioniste. Il 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua. Cambiamenti climatici e scarsità della materia prima impongo ai sistemi idrici del nostro paese investimenti notevoli, con probabili aumenti della bolletta. Un’indagine sulla disponibilità dei consumatori a pagare di più per un servizio migliore rivela un paradosso. Invecchiamento della popolazione e allungamento della vita lavorativa richiedono nuovi approcci alla gestione delle risorse umane. Se ne trova un esempio interessante nel contratto collettivo “funzioni cruciali” della pubblica amministrazione, che prevede misure di age management per favorire un ambiente di lavoro più inclusivo, flessibile e sostenibile per le diverse fasce d’età.

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Il Punto

In Italia resta significativa la percentuale di ragazzi che abbandonano la scuola prima del diploma o che non raggiungono risultati adeguati. Si tratta spesso di figli di genitori con bassi livelli di istruzione e che hanno difficoltà ad affrontare i costi dell’istruzione. Gli aiuti economici nell’ambito del diritto allo studio sono scarsi. In più soffrono delle complicazioni legate alla doppia competenza di stato e regioni e a procedure farraginose. Alla fine, molti studenti che ne avrebbero diritto non li richiedono. Raddoppiare il numero degli operatori dei centri per l’impiego: è l’obiettivo del pianodi potenziamento avviato dal governo Gentiloni e proseguito con quelli successivi. Un’indagine Inapp fa il punto sui risultati raggiunti finora. Si sofferma in particolare sulla figura dell’operatore dei servizi al lavoro di oggi e in futuro, che prima di tutto richiederebbe una definizione univoca e coerente su tutto il territorio nazionale. Le eredità valgono tanto nel nostro paese, quasi un quinto del Pil. Vi incide l’aumento del valore degli immobili. L’unica via per riequilibrare ricchezza accumulata e salari è la crescita economica. Netflix continua ad accumulare un record dietro l’altro e nell’ultimo anno ha superato i 300 milioni di abbonati. Per mantenere questi livelli di diffusione, la piattaforma guarda ora allo sport e soprattutto all’introduzione di nuove modalità per la pubblicità, utilizzando tecnologie che permettono di dare “il giusto messaggio, al target giusto, nel momento giusto”. Su questo terreno possono però tornare a competere anche le tv tradizionali.

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In uno scenario internazionale complicato e profondamente cambiato rispetto al passato, inizia la discussione sul bilancio europeo 2028-2034. Potrebbe essere l’occasione giusta per un rafforzamento della Ue, a patto che si riescano ad affrontare in modo efficace alcuni temi cruciali, dalla competitività e produttività alle fonti di finanziamento. C’è poca chiarezza sullo stato di avanzamento della spesa per i progetti Pnrr, con continui rinvii agli anni successivi. Si spostano così in avanti anche gli effetti sul Pil, che ora sembrano concentrati sul 2026, benché nelle stime di crescita complessive del paese non ve ne sia traccia. Forse per il timore che molti interventi non siano realizzati in tempo? Un’analisi misura per misura indica quali sono quelle che hanno accumulato i ritardi più forti. Non abbiamo numeri ufficiali sui tirocini non retribuiti. Una stima realizzata utilizzando dati Istat conferma che si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso. Per capire se è uno strumento utile per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro servirebbe ripristinare la comunicazione obbligatoria al ministero del Lavoro anche per questa forma di rapporto di lavoro. Non sono pochi gli adolescenti che giocano d’azzardo, molto spesso di nascosto dai genitori. Tuttavia, una ricerca mostra che la famiglia conta molto più degli amici nella percezione del gioco come un’abitudine accettabile e quanto i ragazzi si sentano liberi di parlarne. Le campagne contro la ludopatia giovanile dovrebbero tenerne conto. La sugar tax dovrebbe entrare in vigore in Italia a luglio. Le problematiche nutrizionali del nostro paese, però, non riguardano tanto gli zuccheri aggiunti, quanto i grassi saturi. E dunque una fat tax sarebbe probabilmente più adatta allo scopo. Per le casse dello stato gli introiti sarebbero notevoli, mentre uno studio calcola quali sarebbero i costi e i benefici per portafoglio e salute dei consumatori.

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Nel 2024 la pressione fiscale è salita. Per il governo perché è aumentata l’occupazione. Ma i redditi dei lavoratori dipendenti entrano sia al numeratore che al denominatore del rapporto tra entrate e Pil. La ragione dell’aumento è che i salari sono tassati molto di più degli altri redditi e subiscono la progressività dell’Irpef. Senza dimenticare il drenaggio fiscale. In occasione dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna, lavoce.info ha lanciato una call per dare più spazio alle voci delle autrici. Concludiamo oggi la pubblicazione degli articoli arrivati in risposta al nostro invito. La violenza sulle donne è un fenomeno persistente, nonostante i passi avanti non siano mancati. A ribadirlo sono i dati del 2024 che ricalcano per il nostro paese quelli di dieci anni fa. Oggi poi c’è un problema in più: le nuove forme virtuali di violenza, ancora tutte da studiare. Si può uscire da una situazione di violenza domestica? Consapevolezza, contesto normativo e culturale giocano un ruolo chiave, come mostra uno studio. Che mette in evidenza anche le conseguenze inaspettate della riforma del divorzio del 2014. Le banche concedono sempre meno prestiti alle imprese. Non è una questione solo italiana, ma nel nostro paese non si sono sviluppate le soluzioni alternative trovate altrove, a causa delle condizioni del mercato dei capitali e delle dimensioni delle aziende. Per risolvere quella che si profila come un’emergenza, non resta che pensare all’assicurazione pubblica dei crediti. I treni perennemente in ritardo causano grandi disagi ai pendolari e ai viaggiatori in generale. Rappresentano anche un costo notevole per la comunità. Una stima del valore economico del tempo quotidianamente perso sui binari dà infatti risultati eclatanti.

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