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Categoria: Il Punto Pagina 10 di 146

Il Punto

Le politiche attive del lavoro possono avere successo. Lo racconta l’esperienza del Tribunale dei minori di Milano che da molti anni, insieme a un’organizzazione del terzo settore, ha avviato un progetto per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi con condanne penali, storie di tossicodipendenza o provenienti da ambienti socialmente degradati: si fonda su borse-lavoro e attenzione alle peculiarità e al percorso delle persone che vi partecipano. Rimane aperto il problema del finanziamento dell’autonomia differenziata. Il sistema di compartecipazioni fisse nel tempo ipotizzato dal disegno di legge Calderoli non è sostenibile, se si intende finanziare i fabbisogni come si è finora fatto. L’analisi nell’edizione 2022-2023 del Rapporto sulla finanza pubblica italiana. Si cerca ancora una soluzione alle tante problematiche causate dal Superbonus 110 per cento. Senza aggravio per le finanze pubbliche, si potrebbe pensare all’emissione di un’obbligazione del debito pubblico, con scadenza a dieci anni, da scambiare con i crediti d’imposta maturati da privati e imprese. L’Istat ha rivisto la metodologia di stima della povertà assoluta. L’intervento è periodicamente necessario per tener conto dei cambiamenti nelle abitudini, nella tecnologia e nelle scelte di consumo. Soprattutto, però, permette una conoscenza più approfondita del fenomeno, utile per interventi mirati sulle politiche pubbliche di assistenza e contrasto alla povertà.

Il 14 dicembre 2023, con inizio alle ore 17, si terrà il Convegno annuale de lavoce.info. Il tema in discussione sarà “L’economia alla prova delle crisi geopolitiche”. La prima parte del convegno traccerà il quadro generale, evidenziando il rapporto tra rischi geopolitici e andamento dell’economia internazionale, soffermandosi anche sul ruolo dei media nei conflitti. La seconda parte sarà invece dedicata a un dibattito sull’influenza che il rischio geopolitico esercita nelle scelte d’impresa.

“Ci mettiamo lavoce” è il nuovo podcast de lavoce.info. L’obiettivo dell’iniziativa è tracciare un bilancio del primo anno del governo Meloni alla luce delle promesse fatte in campagna elettorale. Nelle nove puntate del podcast, che si può ascoltare su tutte le principali app per i podcast e sul nostro sito, ci siamo occupati di attuazione del Pnrr, istruzione, lotta alla povertà, presidenzialismo e riforme istituzionali, flat tax, lavoro povero, occupazione femminile, riforma del Patto di stabilità e crescita, immigrazione. Tutti gli episodi sono disponibili qui.

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Il Punto

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. In Italia dal 1° gennaio al 19 novembre 2023 sono stati commessi 106 femminicidi. Nel mondo, una donna su tre ha subito episodi di violenza nel corso della sua vita. Come emerge dai dati, nel nostro paese persistono ancora stereotipi di genere che costituiscono le radici sulle quali cresce la violenza sulle donne: combatterla e prevenirla richiede prima di tutto un cambiamento culturale. La violenza sulle donne non è solo fisica o psicologica, esiste anche un abuso economico, che mira a controllare la loro capacità di acquisire, utilizzare e conservare risorse economiche. Le politiche che incidono sulla distribuzione del reddito e della ricchezza dovrebbero tenerne conto, così come andrebbe rafforzata l’educazione finanziaria delle donne. Per procedere nell’attuazione della riforma fiscale sono necessari nuovi fondi strutturali, soprattutto se l’obiettivo è un’ulteriore revisione dell’Irpef verso il modello della flat tax. Per ora, però, non sono stati individuati. Il calo dell’inflazione potrebbe dipendere dalla frenata dei prezzi dell’energia più che dai rialzi dei tassi decisi dalla Bce negli ultimi due anni. Ma se è così, l’attuale politica monetaria della Banca centrale europea rischia di avere solo effetti recessivi. Il secondo turno delle presidenziali in Argentina ha decretato la vittoria di Javier Milei. Il suo programma prevede una drastica riduzione del ruolo dello stato nell’economia e nella società, che potrebbe aggravare le condizioni della fascia più povera della popolazione. Il voto nei Paesi Bassi ha visto il successo del partito populista di destra guidato da Geert Wilders, dopo una campagna elettorale incentrata sul tema dell’immigrazione. Si apre così un periodo di profonda incertezza per uno dei paesi fondatori dell’Unione europea, con inevitabili ripercussioni sulla stessa Ue.

Il 14 dicembre 2023 si terrà il Convegno annuale de lavoce.info. Il tema in discussione sarà “L’economia alla prova delle crisi geopolitiche”. La prima parte del convegno traccerà il quadro generale, evidenziando il rapporto tra rischi geopolitici e andamento dell’economia internazionale, soffermandosi anche sul ruolo dei media nei conflitti. La seconda parte sarà invece dedicata a un dibattito sull’influenza che il rischio geopolitico esercita nelle scelte d’impresa.

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Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. In occasione del 25 novembre proponiamo alcuni numeri sulla violenza di genere in Italia – per lo più commessa da partner o ex partner – e sulla sua incidenza nelle diverse regioni.

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Il Punto

Molte misure contenute nella legge di bilancio per il 2024 sono temporanee. In più, mancano interventi per superare i limiti strutturali dell’economia italiana e stimolare la crescita. Due caratteristiche che alimentano i dubbi dei partner europei sulla nostra capacità di mantenere impegni pluriennali di finanza pubblica, proprio mentre si discute la riforma del Patto di stabilità e crescita. Essenziale sotto il profilo dell’uguaglianza e dell’equità, la riduzione dei divari di genere nel mercato del lavoro è un elemento chiave per favorire la crescita economica. Raggiungere l’obiettivo richiede politiche ampie e coordinate, volte ad abbattere barriere culturali e stereotipi di genere e a rendere più semplice l’equilibrio vita-lavoro, come ribadisce, sulla base dei dati, un rapporto della Banca d’Italia. I fondi destinati alla sanità dalla legge di bilancio non basteranno per un vero rilancio del sistema. D’altra parte, se investiamo nel settore meno risorse di altri paesi europei è perché il nostro Pil è più basso. E infatti le somme riservate al Ssn nel 2024 derivano da nuovo debito. I profitti delle banche aumentano in modo deciso. L’incremento non dipende solo dalla differenza fra i tassi sui depositi e quello sui prestiti a famiglie e imprese, ma è dovuto anche all’alta remunerazione dei depositi detenuti presso le banche centrali, conseguenza del Quantitative easing.

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Il Punto

Lo sciopero proclamato per il 17 novembre da Cgil e Uil ha suscitato un aspro scontro mediatico tra il ministro dei Trasporti e i leader dei sindacati che l’hanno indetto. Al di là della disputa sull’applicazione corretta delle norme che regolano lo sciopero generale, resta il paradosso dell’astensione dal lavoro nei trasporti, che colpisce gli utenti e non il datore di lavoro. Negli ultimi anni sono state introdotte diverse politiche di incentivazione al lavoro. Un esercizio di valutazione su due di queste – Esonero giovani e Decontribuzione Sud – mostra che il loro successo in termini di occupazione dipende dalla consistenza degli sgravi contributivi e dall’individuazione precisa dei destinatari. Sull’aumento delle retribuzioni incidono di più agevolazioni sulla parte contributiva pagata dai lavoratori. Istituito nel 2012, il rating di legalità è assegnato a imprese che rispettano elevati standard di trasparenza ed eticità. Facilita l’accesso al credito bancario e permette così alle aziende sane di aumentare gli investimenti e la produttività. I risultati di uno studio. Scambiare, prevedere, aggregarci e innovare sono quattro forze connaturate all’essere umano. Possono dar luogo a cambiamenti epocali, come la rivoluzione industriale. Talvolta, però, hanno bisogno di essere governate, come nel caso dell’intelligenza artificiale.

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Misura chiave del primo decreto legislativo della riforma fiscale, il concordato preventivo rischia di trovare ben poche adesioni. Si rivolge infatti ai contribuenti “affidabili”, mentre per recuperare evasione dovrebbe guardare a quelli meno fedeli e prevedere seri controlli per chi non accetta l’offerta dell’amministrazione. L’innalzamento dell’aliquota della cedolare secca per i proprietari di abitazioni destinate agli affitti brevi produrrà un magro aumento di gettito per le casse dello stato. Rappresenta però una nuova deroga al regime ordinario senza alcuna giustificazione di interesse generale. I conti trimestrali delle banche italiane, presentati in questi giorni, certificano gli elevati profitti dell’ultimo periodo. Certificano anche che la stragrande maggioranza degli istituti di credito non pagherà neanche un euro di tassa sugli extra-profitti. Il perché era stato anticipato da un articolo pubblicato su lavoce.info, che riproponiamo. L’Italia ha ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione. Anche i dati confortanti sulle installazioni di fotovoltaico sembrano dovuti in larga parte alle agevolazioni del Superbonus.

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Il Punto

Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, inizia il lungo iter parlamentare della riforma costituzionale proposta dal governo Meloni. Se sarà approvata, avremo un presidente del Consiglio eletto direttamente dai cittadini. Ma sono diversi i nodi tecnici e politici da risolvere. Tra gli effetti del rialzo dei tassi ce n’è uno di cui si parla molto poco: gli ingenti interessi che le banche ricevono sulle enormi riserve accumulate presso la Bce nel periodo del Quantitative easing. Trovare una via di uscita non è semplice e per il nostro paese i pericoli non mancano. I rischi geopolitici hanno conseguenze negative sulle attività economiche e finanziarie. Un indice permette di rilevarne l’entità e di indicare i settori e i paesi più colpiti. Mostra, ad esempio, quanto ha pesato sull’economia globale l’invasione russa dell’Ucraina. Le aree più inquinate delle grandi città sono spesso quelle centrali, dove i prezzi delle case sono più alti. Migliorare la qualità dell’aria in quelle zone potrebbe portare ulteriori benefici a chi è già benestante. Il caso di Milano.

“Ci mettiamo lavoce” è il nuovo podcast de lavoce.info. L’obiettivo dell’iniziativa è tracciare un bilancio del primo anno del governo Meloni alla luce delle promesse fatte in campagna elettorale. Il podcast si può ascoltare su tutte le principali app per i podcast e sul nostro sito. Nelle prime sette puntate – disponibili qui – ci siamo occupati di attuazione del Pnrr, istruzione, lotta alla povertà, presidenzialismo e riforme istituzionali, flat tax, lavoro povero, occupazione femminile. L’ottavo episodio è dedicato alla riforma del Patto di stabilità e crescita. Ne abbiamo parlato con Massimo Bordignon.

Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.

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Il Punto

La bozza di legge di bilancio prevede che i titoli di stato fino al valore complessivo di 50 mila euro restino fuori dal calcolo dell’Isee. L’intervento, che non è una riforma complessiva dell’indicatore, complica il sistema e produce iniquità. Nella manovra di bilancio rientrano diversi provvedimenti per le famiglie, il lavoro femminile e la natalità. Pur apprezzabili, hanno il limite di riguardare un numero ristretto di donne e di avere una durata definita. Né affrontano il tema della precarizzazione del lavoro, un nodo da sciogliere se si vogliono favorire le nascite. Rendere automatica la fruizione delle misure di sostegno permette di risolvere il problema di chi non fa domanda per mancanza di informazioni o complessità della procedura, spesso i più bisognosi. L’Inps ha seguito questa strategia con l’Assegno unico universale per gli ex percettori del Reddito di cittadinanza e uno studio ne rileva i benefici. Sono state 395 mila le richieste di bonus psicologo nel 2022. Lo strumento sembra rispondere a un bisogno di sostegno psicologico che va al di là degli effetti della pandemia. Va rafforzato per consentire l’accesso alle cure psicologiche indipendentemente dalle condizioni economiche personali. Arriva l’euro digitale: la Bce ha dato il via libera alla fase di preparazione, che durerà due anni. La decisione risponde alla diffusione delle valute elettroniche private, che le banche centrali vedono come una minaccia per la sovranità e il controllo monetario.

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Bassa fecondità e struttura demografica sbilanciata a sfavore delle nuove generazioni: i dati Istat certificano che l’Italia si trova oggi in una situazione particolarmente difficile, che si può migliorare solo allineando le nostre politiche familiari alle migliori esperienze europee. La manovra di bilancio mostra alcune buone intenzioni, ma non sufficienti a invertire le tendenze di natalità. La legge di bilancio gela le aspettative sull’attuazione della legge delega sulla non autosufficienza, una riforma attesa per 26 anni. Se non interverranno modifiche, tutto è rinviato al 2025, rinunciando a un percorso di legislatura per costruire un welfare migliore per anziani e famiglie. Il ciclo di programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali europei è già avviato. L’Italia rischia di affrontarlo con i consueti affanni, in particolare nelle regioni del Sud. Anche alle politiche europee di coesione andrebbe applicato il “metodo Pnrr”, che subordina l’erogazione delle risorse al raggiungimento di precisi obiettivi. Il governo si accinge a modificare le norme sul “rientro dei cervelli”. Gli incentivi fiscali sono un buon investimento se disegnati in modo da attrarre e trattenere espatriati e stranieri che altrimenti non sceglierebbero l’Italia. Anche se non affrontano le cause strutturali che spingono tanti a lasciare il paese.

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Nella riunione del 26 ottobre la Bce ha lasciato invariati i tre tassi chiave della politica monetaria, benché l’inflazione non sia ancora del tutto sotto controllo. La Banca centrale ha scelto di prendere decisioni “guidate dai dati”, rinunciando alla “forward guidance”. Potrebbe essere una scommessa sbagliata. Proprio l’inflazione è stata la causa principale dell’aumento della quota di persone e famiglie in povertà assoluta registrato dai dati Istat per il 2022. I numeri del 2023 diranno poi se la sostituzione del Reddito di cittadinanza con nuove misure ha migliorato o peggiorato la situazione. Il processo di revisione della spesa pubblica iniziato negli anni Ottanta non ha finora prodotto risultati apprezzabili. Ai tagli imposti dall’alto andrebbe sostituito un approccio basato su una programmazione di bilancio triennale, con obiettivi e traguardi distribuiti sull’intero periodo. Secondo le statistiche Istat sulle disuguaglianze di mortalità per cause di morte, le persone con un alto livello di istruzione hanno minori probabilità di morire per malattia. Anche perché in genere hanno redditi più alti, che permettono l’accesso alla sanità privata. Il sistema tributario italiano è fortemente squilibrato, per la costante erosione di molte basi imponibili e lo scarso adempimento fiscale di specifiche categorie di reddito. Mentre beni e servizi pubblici continuano a essere garantiti a tutti, anche a chi non contribuisce a pagarli. Un quadro insostenibile, che la legge delega di riforma fiscale non risolve.

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Nella legge di bilancio 2024 il governo pensa di confermare gli sgravi contributivi del 2023 per sostenere i redditi di lavoro dipendente. Si aggiunge poi la riforma dell’Irpef. Sono entrambe misure temporanee e costose per le casse dello stato, che complicano il sistema tributario. La riduzione del debito pubblico italiano indicata nella Nadef è molto piccola e dipende da previsioni ottimistiche sulla crescita. Sono numeri che rendono difficile il rispetto dei parametri europei, anche in un eventuale rinnovato Patto di stabilità. Il decreto Sud prevede la creazione di una Zes (Zona economica speciale) Unica, accentrando tutte le decisioni di politica industriale e di sviluppo del Mezzogiorno. A patto di rispettare alcune condizioni, potrebbe rivelarsi una scelta corretta per superare inefficienze e ritardi. L’aumento delle diseguaglianze di reddito negli ultimi trent’anni nel nostro paese è dovuto soprattutto alla diminuzione delle settimane lavorate, per il diffondersi di contratti atipici. Lo indicano i risultati di una ricerca. Un altro studio mostra poi che anche le differenze di salario annuale con Francia e Germania non dipendono da disparità nelle retribuzioni, ma dall’alto numero di persone che in Italia non lavorano e non hanno reddito. Scuole autonome e ispirate ad approcci pedagogici diversi da quelli stabiliti dal ministero possono migliorare l’apprendimento degli studenti, come si ricava dall’esperienza delle Free Schools inglesi. Serve però un’autorità esterna che ne valuti attività e risultati.

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