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Categoria: Rubriche Pagina 22 di 251

Il Punto

Nel 2024 entrerà in vigore per le grandi imprese la Global Minimum Tax, prevista dalla direttiva europea che fa proprio il Pillar 2 dell’Ocse. Si tratta di un ridisegno della fiscalità a livello mondiale, che interviene sugli incentivi fiscali alle imprese. Anche il disegno di legge delega di riforma del sistema fiscale italiano appena approvato dal governo dovrà tenerne conto. Ma quali saranno gli effetti della Global Minimum Tax sulla distribuzione degli investimenti delle multinazionali tra diverse giurisdizioni? È probabile che ne traggano vantaggio soprattutto le grandi economie sviluppate, mentre i più penalizzati potrebbero essere i paesi in via di sviluppo. La nuova Misura di inclusione attiva – che sostituirà il Reddito di cittadinanza – suddivide le famiglie povere in “fragili” e “meno fragili”, con trattamenti molto diversi. Se confermato, l’impianto del provvedimento ha alcuni punti critici che allontanano l’Italia dalle raccomandazioni europee sui programmi di contrasto alla povertà. Ricorrendo all’articolo 49.3 della Costituzione e senza passare dal voto del parlamento, diventa legge in Francia la riformache porta l’età minima di pensionamento a 64 anni. Riproponiamo l’articolo che analizza i contenuti della nuova norma, mettendo in evidenza le similitudini tra il sistema previdenziale francese e quello italiano. Le conseguenze della crisi determinata dalla pandemia sono ricadute soprattutto sulle donne, che più spesso degli uomini si sono ritrovate in cassa integrazione o hanno lasciato il lavoro. Ora una ricerca mostra che si sono allargati anche i divari retributivi di genere, in particolare nelle famiglie che già erano più diseguali. Un inverno con poche piogge e poca neve fa presagire un’estate con scarsità d’acqua. Il problema è particolarmente acuto nel Nord Italia. È necessario definire una strategia coerente per affrontare la situazione in un’ottica di medio-lungo termine, anche alla luce dei nuovi impegni sugli inquinanti e sul riuso chiesti dall’Unione europea.

Nell’ultimo anno lavoce.info si è occupata a lungo della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze, analizzandone gli aspetti economici, politici e sociali. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva delle molte e diverse implicazioni del conflitto, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “Un anno di guerra in Ucraina”,  disponibile qui.

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Il Punto

Il fallimento della Silicon Valley Bank nasce da errori del management e da una vigilanza carente. La gestione della crisi è stata molto diversa da quella del 2007-2008 e sembra in grado di evitare un allargamento del contagio. Le norme varate dal governo nel Consiglio dei ministri di Cutro assecondano la domanda di manodopera, soprattutto da “paesi amici”, ma chiudono le porte ai profughi in cerca di asilo, donne e bambini compresi. Le ultime mosse di Twitter e Meta fanno presagire un progressivo restringimento dei contenuti gratis su Internet. È infatti ormai finita la fase di crescita impetuosa di social network e altri business, che giustificava la scelta di far pagare poco o nulla agli utenti, per allargarne la base. Le Rsa sono il principale servizio di assistenza a lungo termine per anziani non autosufficienti. Ogni regione, però, dà una propria interpretazione dei servizi che devono garantire e della compartecipazione ai costi richiesta alle famiglie. La legge delega di riforma è un’occasione per definire criteri nazionali uniformi. L’attuazione del Pnrr comporta anche una riscoperta della mediazione politica: Parlamento e organi rappresentativi territoriali possono infatti assumere un ruolo attivo nei processi di integrazione tra programmi e obiettivi previsti dal Piano.

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Il Punto

Si moltiplicano i segnali di crisi economica in Israele. Le riforme istituzionali proposte dal governo Netanyahu rischiano di far precipitare la situazione in un paese caratterizzato da una crescente polarizzazione della società e da forti disuguaglianze. Nella settimana dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna, continuiamo la pubblicazione degli articoli di autrici che hanno risposto alla call #piùVociAllaVoce lanciata da lavoce.info. La legge Golfo-Mosca ha portato a una crescita della rappresentanza femminile nelle posizioni di vertice delle banche italiane quotate. Ma non si è ancora arrivati a un cambiamento delle prassi consolidate nella cultura di governo societario. I dati del Rapporto Inapp-Plus indicano che l’esperienza delle donne con il lavoro da remoto è meno positiva di quella degli uomini, perché spesso sono impegnate in attività che mal si adattano a essere svolte fuori dagli uffici, ma anche perché può diventare ancora più difficile l’equilibrio tra vita-lavoro. L’organizzazione della casa e della famiglia, infatti, ricade per lo più sulle donne ed è un carico emotivo e cognitivo invisibile che interferisce anche con la sfera lavorativa. Nel complesso, il lavoro gratuito di cura, svolto in larghissima parte dalle donne, vale diversi miliardi l’anno: valorizzarlo in modo adeguato permetterebbe di superare le segregazioni occupazionali e retributive. Avere compagni di classe immigrati non porta a disuguaglianze educative. Concentrarsi però solo sugli effetti dei pari può oscurare altre conseguenze determinate da scuole segregate, soprattutto dove le risorse dipendono dal contesto in cui si trova la scuola. Le cartolarizzazioni potrebbero rivelarsi utili in un periodo di tassi in rialzo, ad esempio per finanziare la transizione climatica. Ma va ripensata una normativa europea troppo rigida. Le città globali attraggono le multinazionali di paesi emergenti che vogliono accrescere la loro capacità innovativa. L’analisi sulle acquisizioni di alcune società indiane mostra tuttavia che a volte scegliere un’area più periferica potrebbe rivelarsi più vantaggioso.

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Sei grafici per la giornata internazionale della donna

In occasione dell’8 marzo abbiamo preparato questa serie di grafici per riflettere sulle numerose dimensioni della disuguaglianza di genere.

Dalle differenze nei tassi di occupazione ai congedi di maternità e paternità, dalla disponibilità di servizi per l’infanzia alla salute delle donne, ecco sei grafici.

Il Punto

Per la Giornata internazionale della donna, lavoce.info ha lanciato la call #piùVociAllaVoce. Continuiamo la pubblicazione degli articoli di autrici che hanno risposto al nostro invito, iniziata già dalla scorsa settimana. La legge sul congedo di paternità è in vigore da dieci anni. A richiederlo sono più spesso i padri che lavorano in grandi imprese, con contratti a tempo indeterminato. Le norme sociali, però, contano ancora molto, come dimostra l’ampia differenza di richieste tra Centro-Nord e Sud. Politiche pubbliche di servizi all’infanzia aiutano a ridurre le diseguaglianze economiche e sociali perché favoriscono l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, soprattutto nelle zone dove la loro partecipazione è più debole. Secondo una ricerca su quattordici paesi europei, frequentare asilo nido e scuola materna per un periodo di tempo di tre-quattro anni è utile anche ai bambini, perché migliora i loro successivi risultati scolastici. Nel nuovo Codice degli appalti la certificazione di parità di genere delle aziende diventa facoltativa. Si tratta di un passo indietro, che mette a rischio anche gli obiettivi del Pnrr. Perché la matematica rimane una materia ostica per le ragazze? Uno studio su ventotto paesi europei analizza i fattori chiave che influenzano il rendimento in matematica e individua differenze significative tra i generi. Superarle o valorizzarle può permettere di promuovere opportunità di pari livello nell’istruzione e nel mercato del lavoro. L’intelligenza artificiale è entrata nelle aziende e la tutela dei lavoratori non può limitarsi solo al diritto della protezione dei dati personali, ma deve riguardare l’integrità della persona in senso ampio. La Commissione europea ha rimosso il divieto di negoziazione collettiva per i lavoratori delle piattaforme e i free lance, che finora erano considerati imprese. Si aprono così spazi inediti di contrattazione anche nell’ordinamento italiano.

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Il Punto

Con la modifica delle regole contabili europee per la registrazione dei crediti di imposta, l’Istat ha aggiornato i dati sul disavanzo pubblico degli ultimi tre anni. Nulla cambia, però, per quanto riguarda l’impatto dei bonus edilizi sullo squilibrio dei conti pubblici. L’agevolazione andava fermata ben prima, ma la nostra politica di bilancio sembra saper guardare solo al breve periodo. In più, così com’è disegnato, lo stop ai crediti di imposta futuri potrebbe finire per avvantaggiare i redditi più alti. A quattro anni dalla firma del Memorandum of Understanding tra Italia e Cina, la Belt and Road Initiative, impropriamente definita “nuova via della seta”, ha perso molto smalto. Di conseguenza, Pechino chiede una riservatezza sulle sue relazioni con gli Stati europei che ha superato il limite accettabile della trasparenza dell’informazione nei paesi democratici. In vista dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna, lavoce.info ha lanciato la call #piùVociAllaVoce. Iniziamo a pubblicare i primi articoli di autrici che hanno risposto al nostro invito. Qual è il livello di benessere delle donne italiane? Gli indicatori di sviluppo sostenibile dicono che c’è ancora molto da fare per raggiungere l’uguaglianza di genere. La presenza di donne nei consigli di amministrazione influenza le scelte strategiche delle imprese europee, con due effetti sulla loro internazionalizzazione. I risultati di uno studio. Dopo i rialzi dei tassi di interesse operati dalla Bce, il mutuo è diventato una preoccupazione per molte famiglie. I due metodi più diffusi per determinare la quota di capitale e la quota di interessi delle rate sono definiti “alla francese” e “all’italiana”: la convenienza di ciascuno dipende da vari fattori. Per orientarsi nella scelta servirebbe un’educazione finanziaria che in Italia è molto carente: la scuola dovrebbe svolgere un ruolo più attivo nell’ampliare queste competenze fondamentali, ma non ha le risorse. Da poco scomparso, Luigi Lodovico Pasinetti lascia una eredità intellettuale che non sarà facile raccogliere: i suoi contributi alla teoria del valore, della distribuzione del reddito e dello sviluppo economico hanno animato il dibattito economico internazionale del ventesimo secolo.

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Il Punto

Da più di due anni, attraverso vari programmi, l’Unione europea emette Eurobond. Le principali agenzie gli assegnano il rating massimo, ma ciononostante non sono diventati un punto di riferimento per il mercato e soffrono la concorrenza dei titoli emessi dai singoli stati membri. Il problema, più che tecnico-economico, è di natura politica: l’Europa non è ancora una vera federazione. La Bce ha risposto alla crescita repentina dell’inflazione con progressivi rialzi dei tassi di interesse. Per prevederne gli effetti si affida a modelli econometrici. Un esercizio di simulazione mostra che l’impatto sull’economia reale comincia a palesarsi in un periodo successivo alle decisioni, quando probabilmente potrebbe essere troppo tardi per un cambio di rotta, se fosse necessario. A partire dal Fit55 l’Unione europea si è data obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni e, con piani successivi, anche una politica industriale per raggiungerli, puntando sulle fonti rinnovabili. Ora però arriva un passo indietro, in particolare sul fotovoltaico. Con un doppio rischio: dipendere dalla Cina per le componenti e subire la concorrenza Usa sui segmenti tecnologicamente più avanzati. Politiche pensate per ridurre le disuguaglianze territoriali, ad esempio i fondi strutturali europei, possono portare a risultati opposti a quelli desiderati. Come è accaduto in Molise. Per evitarli sono indispensabili scelte accurate e controlli precisi, tanto più ora con le decisioni da prendere sulla destinazione delle risorse del Pnrr. Statistiche che propongono numeri spropositati, riprese acriticamente da giornali importanti, non aiutano l’analisi e la comprensione dei problemi del mercato del lavoro in Italia, come dimostra un caso molto recente sui salari nelle province italiane. Crescono gli attacchi informatici e, in tutto il mondo, cresce vertiginosamente il mercato della sicurezza informatica. In Italia, però, il rapporto tra investimenti per la spesa digitale e Pil ci vede all’ultimo posto tra i paesi del G7.

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Italia in ritardo negli investimenti sulla sicurezza informatica

Il costo economico globale dei crimini informatici raggiungerà i 10,5 trilioni di dollari nel 2025. Non stupisce che il mercato della sicurezza informatica sia in crescita. L’Italia però è ultima tra i paesi del G7 per investimenti in questo campo.

Il Punto

È passato un anno esatto dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Cosa è cambiato dal 24 febbraio 2022? L’Unione europea ha dovuto rivedere in tutta fretta la sua politica energetica, Sono così diventate evidenti questioni cruciali prima ignorate e divergenze di interessi fra i diversi paesi che la compongono. La comunità internazionale ha risposto all’intervento russo con vari pacchetti di sanzioni sempre più dure contro Mosca. Sono state efficaci? L’economia della Russia non è crollata, grazie anche alle contromosse della banca centrale del paese. Tuttavia, un’analisi indipendente, non basata su dati ufficiali, segnala un forte rallentamento delle attività economiche nel paese negli ultimi tempi. D’altra parte, dal punto di vista del diritto internazionale alcuni dei provvedimenti che comunemente definiamo “sanzioni” sono in realtà misure unilaterali. La distinzione ha un peso nello stabilire la legalità delle restrizioni imposte, che va valutata caso per caso. La guerra ha obbligato più di otto milioni di persone a lasciare l’Ucraina. L’Unione europea non ha però cambiato politica sulle migrazioni e ha adottato un ingiustificato doppio standard, riconoscendo la protezione umanitaria temporanea solo ai cittadini ucraini e non ai due milioni di rifugiati, provenienti dall’Ucraina, ma di altra nazionalità. La legge di bilancio ha aumentato l’accisa sulle sigarette nella componente più efficace nel rispondere alle indicazioni dell’Oms per ridurre l’abitudine al fumo e, dunque, i danni alla salute. Ma l’Italia resta ancora lontana dagli altri paesi europei su questo tema.

Dal 24 febbraio 2022 a oggi, lavoce.info si è occupata spesso della guerra e delle sue conseguenze, analizzandone gli aspetti economici, politici e sociali. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva delle molte e diverse implicazioni del conflitto, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “Un anno di guerra in Ucraina”, disponibile qui.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Abbiamo realizzato una serie di grafici su vari aspetti collegati al conflitto in Ucraina, a partire dall’efficacia delle sanzioni, l’andamento dell’economia russa e l’esodo dai territori in guerra.

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Un Ebook sulla guerra in Ucraina

È ormai passato un anno dall’invasione russa in Ucraina e gli equilibri mondiali si sono infranti. Questo conflitto è stato l’unico ad avere avuto un impatto così rilevante sulla crescita mondiale, sull’inflazione, sul commercio e sulle relazioni internazionali dalla fine della Seconda guerra mondiale ad oggi.

In questo ebook, disponibile gratuitamente, abbiamo ripercorso l’ultimo anno di conflitto analizzando le sfaccettature economiche, politiche e sociali. 

Puoi scaricarlo compilando il modulo a questo link.

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