Non ci sono prove scientifiche che le sigarette elettroniche facciano meno male alla salute di quelle tradizionali. Eppure, grazie al disaccoppiamento tra dispositivo e stick, non sono soggette alle stesse restrizioni. Perché bisogna intervenire.
Alla vigilia dell’apertura del conclave in molti si cimentano nella difficile impresa di indovinare il successore di Francesco. L’analisi statistica dell’andamento dei voti nel passato e, soprattutto, le regole stabilite da Benedetto XVI danno qualche indicazione su come si arriverà alla scelta del prossimo Papa. Il calo del Pil Usa nel primo trimestre 2025 è stato attribuito all’impennata delle importazioni, prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi decisi dall’amministrazione Trump. Ma bisogna essere cauti nel trarre conclusioni da stime preliminari che sono soggette a errori di misurazione e che molto probabilmente saranno riviste. La nuova situazione internazionale spinge l’Europa verso un aumento della spesa militare. Per garantire una vera difesa europea è però necessaria una regia comune e un meccanismo efficace di condivisione delle responsabilità. Altrimenti, la sicurezza non sarà garantita a tutti i paesi, ma solo ad alcuni, i più ricchi. Il piano Transizione 4.0, finanziato con risorse del Pnrr, offre alle imprese incentivi fiscali per la trasformazione digitale dei processi produttivi. Il rapporto intermedio del Comitato scientifico incaricato del monitoraggio indica che coinvolge un rilevante numero di aziende. Restano comunque diverse perplessità sulla sua efficacia complessiva, in particolare al Sud. Internet può essere d’aiuto nell’alleviare il senso di isolamento sociale degli anziani. Vale però più per gli uomini che per le donne. Lo indica una ricerca su dati raccolti durante la pandemia. Per migliorare il benessere di tutti serve un approccio che tenga conto delle differenze di genere nell’utilizzo della rete.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Sono le pensioni il tema principale del nuovo numero di eco, ora in edicola e sul web. Se i singoli cittadini hanno alcuni strumenti per garantirsi una vecchiaia serena, ai governi spetta la responsabilità di definire un sistema pensionistico giusto e sostenibile nel tempo, prima di tutto evitando di cambiare continuamente le regole. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese analizza il reddito degli attuali pensionati italiani rispetto al resto della popolazione: soprattutto per gli uomini, si vedono ancora gli effetti del sistema di calcolo retributivo rimasto in vigore fino a metà degli anni Novanta.
Come si orientano i voti nel conclave prima che si arrivi alla maggioranza necessaria per l’elezione del nuovo Papa? Una tendenza c’è, ma le “conversazioni notturne” azzerano tutto. Gli effetti della “controriforma” di Benedetto XVI, mantenuta da Francesco.
In tre anni, Transizione 4.0 ha garantito alle imprese diversi miliardi in crediti d’imposta per investimenti nella digitalizzazione. Nel complesso restano però varie perplessità su un piano che sembra più che altro risolvere difficoltà contingenti.
La pandemia ha accentuato il senso di solitudine tra gli anziani. Se gli uomini lo hanno ridotto grazie a Internet, non altrettanto è accaduto per le donne. Serve una visione multidimensionale per rendere la rete uno strumento di inclusione sociale.
Un vero sistema di difesa comune non si costruisce semplicemente aumentando le spese militari. Serve prima di tutto un cambiamento nella governance europea. Perché senza una regia comune, crescerà la distanza tra i paesi ricchi e i paesi più poveri.
Il calo del Pil Usa nel primo trimestre è stato per lo più attribuito a un’impennata delle importazioni prima dell’arrivo dei dazi. Ma i dati devono essere interpretati con cautela perché soggetti a revisioni. Bisogna saper andare oltre la mera contabilità.
Alla vigilia del 1° maggio, la Festa del lavoro, il Presidente della Repubblica ha richiamato l’attenzione sugli “stipendi inadeguati” dei lavoratori. È una delle questioni che trattiamo in questa newsletter dedicata prevalentemente ai temi del lavoro. I salari sono sì tornati a crescere nel 2024, trainati dai rinnovi contrattuali, ma senza un pieno recupero della recente impennata dell’inflazione. Se si parla di lavoro in Italia non si può non parlare di Jobs Act, anche perché l’8 e 9 giugno si terranno quattro referendum abrogativi su alcune sue parti. I decreti legislativi che lo compongono non si occupano solo di licenziamenti, includono altre misure rimaste del tutto inattuate, compreso salario minimo e riorganizzazione degli Ispettorati del lavoro. Peraltro, uno studio mostra che la riforma del governo Renzi ha aumentato la produttività delle imprese, con alcuni vantaggi anche per i lavoratori. Resta troppo alto nel nostro paese il numero dei Neet, i giovani che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi formativi. Per capirne le cause, un esercizio mette in relazione il fenomeno con il lavoro sommerso e la maternità precoce, evidenziando quanto l’essere in condizioni di marginalità conti forse più delle attitudini individuali. I Lep, i livelli essenziali di prestazione, sono indispensabili nelle politiche attive del lavoro perché garantiscono l’uniformità dei servizi su tutto il territorio nazionale. Si possono introdurre miglioramenti, ma eliminarli sarebbe un errore. In vista del 1° maggio, la nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza la situazione e le tendenze del mondo del lavoro in Italia. Intanto, si arricchisce di nuovi capitoli il risiko bancario italiano. Mediobanca ha deciso di liberarsi della sua storica partecipazione in Assicurazioni Generali, una mossa dettata probabilmente dall’intento di rendere meno interessante per i soci di Monte dei Paschi l’offerta ostile sulla banca milanese. Ma non è chiaro quali vantaggi potrebbe ricavarne il gruppo assicurativo. In un sistema bancario in cerca di nuovi assetti, preoccupa l’uso disinvolto del golden power da parte del nostro come di altri governi europei: il rischio è aumentare il grado di frammentazione invece di procedere alla creazione del mercato unico dei capitali.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. In occasione della Festa del lavoro, tracciamo un quadro della situazione dei lavoratori in Italia: dai numeri su occupati, disoccupati e inattivi all’andamento dei salari reali, ai dati sul lavoro a basso reddito, alla relazione tra partecipazione delle donne al mercato del lavoro alla luce dei carichi familiari, fino alle morti sul lavoro.
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Sono le pensioni il tema principale del nuovo numero di eco, ora in edicola e sul web. Se i singoli cittadini hanno alcuni strumenti per garantirsi una vecchiaia serena, ai governi spetta la responsabilità di definire un sistema pensionistico giusto e sostenibile nel tempo, prima di tutto evitando di cambiare continuamente le regole. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese analizza il reddito degli attuali pensionati italiani rispetto al resto della popolazione: soprattutto per gli uomini, si vedono ancora gli effetti del sistema di calcolo retributivo rimasto in vigore fino a metà degli anni Novanta.
In occasione del 1° maggio, Festa del lavoro, proponiamo una serie di dieci grafici per offrire una panoramica aggiornata sul mercato del lavoro in Italia.
L’analisi parte dall’aumento degli occupati e dal calo di disoccupazione e inattività, per poi approfondire i nodi legati alla qualità dell’occupazione, ai salari reali e contrattuali, al costo del lavoro e alla produttività. Emergono anche forti differenze territoriali, di genere e per fascia d’età, che influenzano l’accesso al lavoro e la sua stabilità. Un focus è dedicato alla riduzione dell’occupazione manifatturiera, oltre al tema della sicurezza, con dati aggiornati sugli infortuni, anche mortali.
Attraverso i dati, cerchiamo di restituire una fotografia chiara ma articolata del lavoro in Italia oggi: tra segnali di miglioramento e fragilità strutturali ancora presenti.
Il numero dei Neet in Italia è tra i più alti d’Europa. La non partecipazione alle traiettorie ordinarie di studio, formazione, occupazione formale sembra un effetto della marginalità sistemica, più che di una predisposizione individuale.