Le sfide della transizione ecologica chiamano sempre più in causa il ruolo delle imprese, le strategie di investimento e il necessario cambiamento della cultura competitiva. Alcuni dati aiutano a orientarsi negli scenari del prossimo futuro.
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Non sarà il bonus di 80 euro una tantum a risolvere il problema del caro-benzina. Perché così non si affronta la questione della regolamentazione del mercato italiano della distribuzione di carburanti, che andrebbe aperto a una effettiva concorrenza.
Con la guerra in Ucraina l’Europa ha cercato di rafforzare le relazioni commerciali con l’Azerbaijan. Ora l’attacco azero al Nagorno-Karabakh, con l’esodo degli armeni, complica la situazione. E mostra che la transizione energetica è sempre più urgente.
Le catene globali del valore sviluppate dalle imprese multinazionali possono essere un canale importante per la diffusione di tecnologie e conoscenze necessarie per la realizzazione della transizione energetica, soprattutto nei paesi meno sviluppati.
Un nuovo indice multidimensionale permette di sintetizzare la dipendenza e la vulnerabilità dei paesi europei dal petrolio. Evidenzia le tante conseguenze socioeconomiche negative che ne derivano, oltre a monitorare i ritardi nella transizione energetica.
A determinate condizioni il governo potrebbe far scattare l’accisa mobile sul prezzo dei carburanti. Un piccolo sconto per tutti non è la scelta migliore. Le risorse andrebbero indirizzate alle famiglie in difficoltà e a favore del risparmio energetico.
Alle imprese si chiede sempre più di operare in modo ambientalmente e socialmente sostenibile. La trasformazione richiede investimenti cospicui. Ma ricorrere al greenwashing e al brownwashing può costare caro, sotto il profilo reputazionale e finanziario.
Perseguire impegni ambientali stringenti, come fa l’Europa, può creare problemi di consenso. Un aiuto per mitigare le conseguenze su cittadini e imprese più colpiti può arrivare da trasferimenti e incentivi mirati e dai mercati degli obiettivi ambientali.
L’accettabilità sociale delle politiche ambientali dipende dalla capacità di compensare la perdita dei posti di lavoro in attività inquinanti creandone di nuovi in quelle verdi. Le misure per orientare il mercato del lavoro verso le professioni verdi.
Due gravi terremoti e due modelli di ricostruzione diversi. In che modo hanno influito sul comportamento elettorale delle popolazioni colpite? Una ricerca sottolinea il ruolo chiave della fiducia nelle istituzioni per evitare un “voto autoritario”.