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Categoria: Rubriche Pagina 1 di 251

Il Punto

Dopo le dimissioni di Carlos Tavares da amministratore delegato di Stellantis, la crisi del settore auto appare sempre più grave. Riproponiamo un articolo con alcune ricette per renderlo di nuovo vitale anche nel nostro paese. Alcuni emendamenti delle opposizioni alla legge di bilancio in discussione in Parlamento propongono misure per sostenere la genitorialità condivisa. Il modello è una famiglia in cui uomini e donne dedicano lo stesso tempo al lavoro retribuito e a quello di cura. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma, che richiede il superamento di pregiudizi radicati e non può prescindere da una diversa organizzazione del lavoro. Il disegno di legge di bilancio prevede una significativa revisione delle agevolazioni per il Mezzogiorno, con la cancellazione di “Decontribuzione Sud” e l’investimento in nuove misure. Per raggiungere risultati migliori di quelli ottenuti finora, bisogna però completare le riforme volte alla centralizzazione degli strumenti e della governance della politica di coesione, anche in vista del rilancio della Zes unica. Nel 2025 entrano in vigore i primi obblighi di Ets2, il sistema di scambio dei permessi sulle emissioni, che ora si allarga a edifici e trasporto su gomma. L’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre la CO2 in atmosfera. E per spingere i cittadini a utilizzare fonti energetiche più sostenibili, i costi del nuovo sistema ricadranno sul consumatore finale. Per avere successo, un simile schema deve però prevedere nella fase di transizione sostegni alle imprese e alle fasce più deboli della popolazione. Per più di vent’anni braccio manifatturiero dell’Europa, i paesi dell’area centro-orientale hanno visto via via diminuire sviluppo e produttività. Ma possono recuperare terreno e anzi diventare un traino per le imprese europee, italiane comprese, se nella regione si rafforzano capacità di innovazione, capitale umano e investimenti nella transizione tecnologica.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle città: storicamente luogo di emancipazione e libertà, oggi continuano a crescere, fino a diventare talvolta ingovernabili. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza l’andamento dell’urbanizzazione dal 1950 e proiezioni fino al 2050, con le città che attirano sempre più persone a discapito delle campagne.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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Il Punto

Condizionata dalle presidenziali Usa, la Cop29 di Baku è stata un insuccesso annunciato. Con pochi i soldi messi a disposizione per la finanza climatica, anche la spinta verso il “Net Zero Emissions” sembra essersi esaurita, soppiantata da altre preoccupazioni. La stessa Europa ha perso, almeno in parte, il ruolo di leader. Largamente utilizzato durante la pandemia, lo smart working è ora passato di moda: le aziende – grandi e piccole – chiedono il ritorno a tempo pieno in ufficio. Il cambiamento non sembra aver avuto conseguenze di rilievo sulla salute e il benessere dei lavoratori, come mostra una ricerca sui dipendenti pubblici. Anche se una maggiore flessibilità permetterebbe un miglior equilibrio fra vita personale e lavorativa. Le stime della legge di bilancio sulle future entrate fiscali peccano probabilmente di ottimismo. Le coperture per alcune spese certe potrebbero alla fine mancare, perché il governo ipotizza che tutta la riduzione del carico fiscale sul lavoro e le misure di sostegno alle famiglie si trasformino in una crescita del Pil. Ma niente assicura che sarà così. Nel disegno di legge di bilancio sono previste anche agevolazioni sui costi delle abitazioni rivolte ai lavoratori. Sono misure temporanee che non risolvono il più generale problema della casa, anche perché si configurano come politiche del lavoro più che come politiche abitative. Sembra funzionare il piano Milei per l’Argentina: in un solo anno il presidente “antisistema” è riuscito a ottenere un drastico calo dell’inflazione. Mentre cresce la fiducia, all’interno e all’esterno del paese sudamericano, povertà e indigenza restano un grave problema.

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Il Punto

Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, l’Istat ha pubblicato un nuovo report, realizzato in collaborazione con il Dipartimento delle Pari opportunità. Utilizza dati ricavati dalle chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità antiviolenza e stalking, offrendo così un quadro tempestivamente aggiornato del fenomeno. Il focus del report del 2024 è sui servizi e le caratteristiche organizzative dei centri antiviolenza. Può essere considerato una forma di violenza anche negare l’accesso a diritti come l’aborto. In alcune regioni e province italiane, specialmente al Sud, il numero di medici obiettori di coscienza supera l’80 per cento e in qualche caso arriva al 100 per cento. Chi vuole ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza è così costretta a spostarsi in altre zone. In occasione della giornata del 25 novembre, anche la nostra rubrica “La parola ai grafici” si è occupata del tema, con un’analisi dei numeri relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa. Unicredit vuole acquisire Banco-Bpm, irritando il governo italiano e senza neanche offrire agli azionisti della banca target un premio ragionevole. L’operazione sembra una rivincita sul probabile fallimento di quella in terra tedesca su Commerzbank, ma ha una sua logica, per le possibili sinergie tra i due istituti. Potrebbe quindi andare in porto, anche se a un prezzo più alto di quello proposto. Da quasi un anno l’Assegno di inclusione ha sostituito il Reddito di cittadinanza. Mostra le stesse difficoltà del sostegno precedente nel raggiungere le famiglie in povertà assoluta, che si trovano in prevalenza al Nord e vedono un’alta quota di stranieri, mentre l’Adi beneficia soprattutto nuclei familiari del Sud composti da italiani. L’assegno di inclusione, poi, non è una misura universale ed esclude in partenza le famiglie in povertà che non hanno tra i componenti figli minorenni, anziani o invalidi. La legge delega per la riforma fiscale prevede per le imprese l’applicazione di un’aliquota ridotta dell’Ires sugli utili accantonati finalizzati a investimenti qualificati e aumenti di occupazione. Nello stesso tempo, è stata abolito l’Ace, l’aiuto alla crescita economica. A conti fatti le aziende appaiono penalizzate dal cambiamento, anche per la difficoltà di dare piena attuazione alla delega.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata questa volta all’analisi dei dati relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa: il numero di omicidi volontari con una donna come vittima, dove avvengono, quanti sono stati commessi da partner o ex e altro ancora.

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Sette grafici per il 25 novembre

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite per sottolineare l’importanza di combattere ogni forma di violenza di genere, compresa quella domestica.

In questa serie di grafici abbiamo analizzato i dati relativi alla violenza contro le donne in Italia e in Europa, concentrandoci su due aspetti principali: l’andamento degli omicidi volontari, distinguendo per autore e contesto e le chiamate al numero pubblico di utilità 1522.

Il Punto

Lunedì prossimo – il 25 novembre – si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999. Quanta strada resti da fare nel nostro paese per contrastare il fenomeno lo dimostrano i dati sul numero e la diffusione dei centri antiviolenza: sono pochi e mancano proprio dove ce ne sarebbe più bisogno, nelle zone dove le norme di genere tradizionali sono più persistenti. Misoginia e pregiudizi di genere rendono difficile anche l’azione delle donne impegnate in politica. Una ricerca mostra che una sindaca ha il triplo di probabilità di subire violenze e intimidazioni rispetto a un collega uomo. Tutto ciò a prescindere dall’orientamento politico e dai risultati del lavoro svolto. Lunedì 25 novembre continueremo ad affrontare il tema della violenza sulle donne con altri contributi. Si conclude a Baku la Cop29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza i numeri della finanza climatica, ossia le risorse necessarie per ridurre le emissioni e per l’adattamento agli effetti del riscaldamento globale. La riduzione del rapporto debito-Pil nel 2023 e la sua sostanziale stabilizzazione nel 2024 hanno fatto parlare di “cambio di passo” nella politica fiscale italiana. Ma il miglioramento è dovuto a fattori congiunturali che difficilmente si ripeteranno nei prossimi anni. Per garantire la sostenibilità del debito, resta cruciale realizzare riforme strutturali. Il Pnrr doveva essere l’occasione per superare i ritardi nell’offerta di servizi pubblici in alcune aree del paese. Invece, le amministrazioni di quei territori hanno spesso rinunciato a partecipare ai bandi: sono i vincoli di bilancio che determinano la rinuncia a impegnarsi in nuovi progetti, nel timore di non poterne sostenere i costi di gestione. Il destino della tv generalista sembra segnato: negli Stati Uniti piattaforme di condivisione e social media sono vicini a soppiantarla. In Europa il broadcasting sembra resistere meglio. La situazione varia però da paese a paese, anche in considerazione dell’età della popolazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata alla finanza globale, il tema al centro della Cop29 di Baku. In particolare ci concentriamo sull’ammontare dei finanziamenti destinati ai paesi in via di sviluppo; la quota riservata alla mitigazione; i settori coinvolti; il ruolo dell’Unione europea e altri numeri ancora.

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Otto grafici sulla Cop29

Tra l’11 e il 22 novembre si è svolta a Baku, in Azerbaijan, la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. Il focus è stata la finanza climatica, tematica che riguarda i fondi necessari per ridurre le emissioni e adattarsi agli impatti climatici.

In questa serie di grafici esploriamo i dati sui finanziamenti per il clima, l’uso dell’energia rinnovabile e gli strumenti fiscali contro il cambiamento climatico.

Il Punto

La Corte costituzionale ha riconosciuto l’incostituzionalità di diversi aspetti chiave della legge Calderoli sull’autonomia differenziata, rendendola di fatto inapplicabile. Il Parlamento sarà dunque chiamato a riformulare il testo di legge secondo le linee indicate dalla Consulta. La prima ricaduta della sentenza dovrebbe essere la sospensione delle trattative già avviate dal governo con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria per il trasferimento delle nove materie definite non-Lep. Anche perché mancano motivazioni adeguate che giustifichino l’eventuale devoluzione. Le regionali di domenica 17 e lunedì 18 novembre segnalano ancora una volta la disaffezione degli elettori verso le urne. La nostra rubrica “La parola ai grafici” analizza il consistente calo di votanti registrato sia in Emilia Romagna sia Umbria. Il sistema di relazioni industriali fondato sul Testo unico sulla rappresentanza sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria nel 2014 rischia di essere smantellato. La sfida arriva dal decreto legislativo di riforma del codice degli appalti, che per la prima volta identifica i criteri della maggiore rappresentatività sindacale. I requisiti indicati ricalcano le caratteristiche del nuovo contratto collettivo intersettoriale per il manifatturiero, che però potrebbe finire per configurare una condotta antisindacale. Un nuovo bando per aumentare il numero di mense scolastiche ha visto una buona partecipazione dei comuni del Sud. È un cambio di rotta positivo, forse favorito dal timore delle amministrazioni di perdere consensi, dopo il clamore suscitato dal mancato utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”, dedicata in questa occasione alla drastica discesa dei votanti alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre in Emilia Romagna e in Umbria.

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Il Punto

La Consulta ha dichiarato parzialmente incostituzionale la legge sull’autonomia differenziata, accogliendo i ricorsi di alcune regioni. Per orientarsi sulla questione può essere utile il nostro e-book “La storia infinita dell’autonomia differenziata”, cheattraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info ripercorre gli ultimi sette anni della vicenda, dal referendum lombardo-veneto fino alla legge Calderoli. La coalizione che ha guidato la Germania dal 2021 si è sciolta e il paese si prepara alle elezioni. Sullo sfondo c’è la crisi del modello economico tedesco, oggi messo in grave difficoltà dalla guerra in Ucraina e dalla competizione cinese, mentre il vincolo costituzionale sul deficit di bilancio diventa un ostacolo agli investimenti. La legge di bilancio rende strutturale il taglio del cuneo fiscale: l’intento è quello di sostenere i bassi salari italiani erosi dall’inflazione. Così però si aggrava il debito pubblico e si tolgono risorse al finanziamento di altri servizi ai cittadini, a partire da sanità e istruzione, per un risultato che si potrebbe ottenere introducendo un salario minimo “ragionevole”, rinunciando a pregiudizi ideologici sulla misura. I servizi alla prima infanzia sono cruciali per favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la crescita della natalità. Il bonus asilo nido si è dimostrato un aiuto concreto per le famiglie con figli piccoli, come mostrano i dati del Rapporto Inps, e andrebbe potenziato. L’efficacia delle riforme delle pensioni pensate per rendere sostenibile il sistema è stata limitata negli ultimi dieci anni da vari provvedimenti che consentono l’uscita anticipata dal mercato del lavoro. La fotografia di chi ha beneficiato di questi strumenti, proposta dal Rapporto Inps, suggerisce che l’anticipo della pensione dovrebbe essere possibile solo accettando un sistema di calcolo interamente contributivo. Le acquisizioni di aziende da parte di imprese straniere sono viste con sempre maggiore sospetto. Trovare un equilibrio tra la protezione degli interessi nazionali e l’attrazione di investimenti esteri è più semplice dove ci sono istituzioni di buona qualità. La Corte dei conti ha richiamato l’attenzione sui forti ritardi nella costruzione delle infrastrutture per le reti a banda ultralarga nelle zone interne del paese. Ha anche indicato le linee di azione per superarle. Ora è compito del governo attuarle, perché le comunicazioni sono indispensabili per lo sviluppo economico e sociale del paese. 

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Nella discussione della legge di bilancio per il 2025 riemerge il nodo delle pensioni anticipate. Una soluzione potrebbe arrivare dalla “pensione provvisoria” prevista dal modello svedese, a cui quello italiano si ispira. Garantirebbe flessibilità in uscita senza pregiudicare la sostenibilità e l’equità del sistema, superando i tanti casi particolari con requisiti opinabili di oggi. Descritta dai media come la “fine del numero chiuso”, la riforma sull’accesso alle facoltà sanitarie mantiene una forma di selezione, spostata però alla fine del primo semestre di studi. È ricalcata sul sistema francese e il confronto con i risultati ottenuti Oltralpe aiuta a capire se potrà funzionare in un’Italia che invecchia. Il mondo delle scommesse e i mercati finanziari americani avevano previsto con largo anticipo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa. Le due forme di previsione offrono ormai informazioni più accurate dei sondaggi, forse perché riescono ad aggiornarsi in tempo reale al succedersi degli eventi. Nessun dubbio invece sul fatto che, una volta insediato, il presidente Usa imporrà nuovi dazi sui prodotti importati. Non ne sarà risparmiata l’Europa, che anzi rischia di trovarsi in una posizione estremamente debole, anche per la dipendenza dagli Stati Uniti nelle forniture di gas e petrolio. Per attrarre capitali privati nel finanziamento delle infrastrutture sia il Rapporto Draghi sia il Rapporto Letta, i due documenti strategici su cui si dovrebbe disegnare il futuro dell’Europa, raccomandano il “modello Rab” (Regulatory Asset Base). Con questa scelta si finisce però per eliminare i rischi commerciali per gli investitori privati, accollandoli invece allo Stato e, di conseguenza, ai contribuenti.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.

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Il Punto

Con Camera e Senato controllati dai repubblicani e una Corte Suprema dove siedono giudici nominati nel primo mandato, Donald Trump non dovrebbe incontrare ostacoli nell’attuare la sua agenda politica, anche se gli Stati Uniti restano un paese diviso a metà su questioni fondamentali come economia, immigrazione e il ruolo del governo. I primi contraccolpi del ritorno di Trump alla Casa Bianca si potrebbero vedere presto sulle politiche climatiche. Il presidente eletto ritiene il cambiamento climatico una “bufala” e cancellerà subito molte delle iniziative dell’amministrazione Biden per contenere le emissioni. Un’eventuale uscita degli Usa dall’Accordo di Parigi e soprattutto dall’Unfccc minerebbe poi la credibilità delle Cop, a partire da quella che si apre tra pochi giorni a Baku. In Italia, il disegno di legge di bilancio rende permanenti le misure per il sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti, già previste per il solo 2024. Lo fa attraverso interventi parziali, che complicano ulteriormente il sistema. Mentre continua a mancare un disegno di riforma coerente dell’Irpef. Sempre a proposito di sistema fiscale italiano, le stime di uno studio mostrano che i contribuenti più ricchi finiscono per pagare aliquote effettive più basse rispetto al resto della popolazione. Gli scenari delineati nella ricerca indicano che tassare di più i redditi da capitale permetterebbe di aumentare il gettito complessivo, riducendo le disuguaglianze. Intanto, Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte hanno chiesto maggiore autonomia su materie non-Lep, ovvero quelle che secondo la legge Calderoli non dovrebbero ledere l’eguaglianza dei diritti civili e sociali. Ma il processo di devoluzione, peraltro poco trasparente, si fonda sul presupposto sbagliato che materie Lep e non-Lep siano totalmente separate: casi concreti mostrano che non è così. Nell’Africa subsahariana milioni di persone non hanno ancora accesso all’elettricità. Pur con i miglioramenti apportati dalle mini reti a energia solare, stime della Banca Mondiale indicano in 91 miliardi di dollari l’investimento necessario per connettere 380 milioni di persone entro il 2030. Una somma eccessiva per il bilancio degli stati dell’area. Diventa perciò cruciale il coinvolgimento dei privati nei progetti.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.

Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:

Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.

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