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Categoria: Rubriche Pagina 1 di 253

Il Punto

Nella ormai deflagrata guerra commerciale circolano pure improbabili tesi sull’Iva: per il presidente Usa sarebbe un dazio, altri la bollano come un aiuto alle esportazioni. In realtà, l’imposta sui consumi, in Europa come negli Stati Uniti, prescinde dall’origine delle merci. Per attenuare la “questione salariale”, gli ultimi governi hanno cercato di aumentare il salario netto dei lavoratori dipendenti riducendo il cuneo fiscale. Soprattutto nelle fasce di reddito più basse le retribuzioni sono effettivamente cresciute. Non tanto, però, da compensare la perdita di potere d’acquisto dovuta alla fiammata dell’inflazione nel biennio 2021-2022. Meta ha abbandonato il fact-checking sui contenuti pubblicati sulle sue piattaforme. Acquiescenza alla nuova amministrazione americana? Potrebbe trattarsi di concorrenza nella verifica delle informazioni: un nuovo sistema più decentralizzato ha soppiantato il vecchio, ritenuto non più adatto a svolgere il compito. La protezione dai cambiamenti climatici è un diritto umano tutelato dall’ordinamento giuridico. Lo ha ribadito la Corte di appello dell’Aja in una sentenza che richiama non solo gli stati, ma anche le imprese al dovere di limitare le emissioni, aprendo così un nuovo capitolo sugli obblighi di mitigazione.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle guerre commerciali, riacuitesi con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: i danni saranno ingenti e ricadranno su tutti, perché in questi conflitti ci sono solo perdenti. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di febbraio analizza le trasformazioni delle catene globali del valore nel periodo 1995-2020, durante il quale hanno dimostrato una capacità di resistenza superiore alle aspettative.

Il Punto

Dopo la Conferenza di Monaco, il vertice europeo di Parigi: il tema della difesa europea è sempre in primo piano. Limitarsi ad alzare le percentuali della spesa militare, pur senza conteggiarla ai fini delle nuove regole fiscali, non risolverà la questione perché ogni paese continuerà a sostenere le sue produzioni e i suoi campioni nazionali. Sarebbe forse più utile pensare a una “coalizione dei volonterosi”, che non coinvolga tutti i 27 stati Ue ma includa il Regno Unito, per investire su progetti comuni. La riforma della giustizia del 2012 ha ridotto il numero di tribunali con lo scopo di migliorare l’efficienza del sistema, soprattutto per ciò che riguarda la lunghezza dei procedimenti. Una ricerca mostra che non solo non ha dato i risultati sperati, ma ha avuto conseguenze negative sul sistema bancario, con un aumento significativo dei crediti deteriorati. È migliore la cucina francese o quella italiana? Il dibattito è aperto da tempo. Non sembra arrivare a una risposta definitiva neanche l’analisi statistica delle stelle distribuite dalla Guida Michelin, la “bibbia” del settore. I numeri danno infatti ragione ai cugini d’Oltralpe, ma i nostri ristoranti stellati sono più accessibili dal punto di vista economico e suscitano più entusiasmo.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle guerre commerciali, riacuitesi con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: i danni saranno ingenti e ricadranno su tutti, perché in questi conflitti ci sono solo perdenti. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di febbraio analizza le trasformazioni delle catene globali del valore nel periodo 1995-2020, durante il quale hanno dimostrato una capacità di resistenza superiore alle aspettative.

Il Punto

Negli ultimi anni il numero dei disoccupati che cercano lavoro attraverso Internet è raddoppiato. Il ricorso alla rete sembra aver contagiato tutti: donne e uomini, italiani e stranieri, al Nord come al Sud, pur con qualche differenza per fascia di età, titolo di studio e settori di impiego. E tuttavia non è ancora dimostrato che il canale on line permetta davvero di trovare lavoro più facilmente. In Italia il sistema contributivo per il calcolo della pensione soffre fin dall’inizio di difetti strutturali, che riguardano in particolare i coefficienti di trasformazione. Ora se è aggiunta un’altra magagna dovuta all’effetto della pandemia sulla tavola di sopravvivenza rilevata dall’Istat nel 2021: il risultato è un indebito “premio” a chi è andato in pensione nel biennio 2023-2024. In quasi tutti i paesi europei il prezzo dell’elettricità è unico su tutto il territorio. Lo era anche in Svezia, prima che un ricorso della Danimarca all’Ue per abuso di mercato imponesse una suddivisione in zone. Il risultato? Come dimostra uno studio, il prezzo è aumentato nel più ricco ed energivoro Sud del paese, favorendo l’export e liberando risorse per abbassare il costo dell’energia per i consumatori più fragili.

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Domani, sabato 15 febbraio arriva in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle guerre commerciali, riacuitesi con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: i danni saranno ingenti e ricadranno su tutti, perché in questi conflitti ci sono solo perdenti. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di febbraio analizza le trasformazioni delle catene globali del valore nel periodo 1995-2020, durante il quale hanno dimostrato una capacità di resistenza superiore alle aspettative.

Il Punto

Nel risiko che interessa le banche italiane, è il turno di Bper Banca, che ha lanciato un’offerta di scambio di azioni con la Banca popolare di Sondrio. Anche in questo caso, come negli altri, tra i protagonisti c’è un gruppo assicurativo. A questo punto, bisognerebbe chiedersi se le operazioni in corso danno risposte alle esigenze delle piccole e medie imprese e delle famiglie e se rafforzano il nostro sistema bancario in vista di future possibili aggregazioni europee. Le disuguaglianze di reddito all’interno dell’Unione europea diminuiscono, grazie a una sempre più forte integrazione delle economie. Come mostra una ricerca, rimangono però notevoli differenze in fatto di welfare, soprattutto nei paesi dell’Est Europa. Servirebbe una maggiore uniformità dei sistemi fiscali e una armonizzazione dei trasferimenti monetari. In Italia il numero dei medici di base rispetto alla popolazione non è poi tanto più basso di quello di altri paesi europei. Il problema nasce più che altro da un’organizzazione basata sull’attività del singolo. La soluzione, dal punto di vista tecnico, potrebbe essere relativamente semplice e poco costosa: creare associazioni “in rete” di medici, con la condivisione del fascicolo sanitario elettronico degli assistiti.

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Sabato 15 febbraio sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle guerre commerciali, riacuitesi con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: i danni saranno ingenti e ricadranno su tutti, perché in questi conflitti ci sono solo perdenti. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di febbraio analizza le trasformazioni delle catene globali del valore nel periodo 1995-2020, durante il quale hanno dimostrato una capacità di resistenza superiore alle aspettative.

Il Punto

Continua a tenere banco la questione dei dazi imposti o minacciati dall’amministrazione Trump. Prevedere quali saranno gli effetti delle misure non è semplice. Per l’Europa, molto dipende dalle contromosse che gli stati dell’Eurozona decideranno. Nello scenario peggiore, la Bce potrebbe trovarsi ad affrontare una stagflazione, ovvero un rallentamento dell’attività economica e, contemporaneamente, un rialzo dell’inflazione. D’altra parte, la guerra commerciale comporta rischi anche per gli stessi Stati Uniti, soprattutto se la reazione dei paesi “amici” dovesse portare a nuove coalizioni commerciali che superano l’appartenenza ai tradizionali blocchi geopolitici. Al tema dei dazi è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Il piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia è un obiettivo strategico del Pnrr, con un finanziamento considerevole. Lo stato di avanzamento dei lavori desta però più di una preoccupazione. Per cercare di evitare che i ritardi diventino irreparabili servono interventi di sostegno ai comuni più piccoli e il monitoraggio costante dei singoli progetti.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Ci occupiamo questa volta delle conseguenze della guerra commerciale riaccesa da Donald Trump. Analizziamo, tra l’altro, quali sono i paesi più penalizzati, i contraccolpi sugli scambi Stati Uniti-Cina, il continuo aumento delle entrate doganali Usa, le ripercussioni sull’Unione europea, in particolare su Italia e Germania.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’immigrazione nei suoi molteplici risvolti, nelle sue contraddizioni, denunciando problemi, errori dei governi, ma anche proponendo vie d’uscita, che permettano di gestire il fenomeno, anziché subirlo. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: nell’uscita di gennaio si sofferma sul numero di profughi accolti nei diversi paesi del mondo, mettendo in luce un significativo squilibrio tra aree vicine e lontane dalle crisi.

Otto grafici sui dazi statunitensi

Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, ha annunciato nuovi dazi sulle importazioni, colpendo inizialmente la Cina con una dazio del 10 per cento e minacciando misure simili per Canada, Messico e Unione europea. Messico e Canada sono i principali partner commerciali degli Stati Uniti e dipendono fortemente da questo mercato, con oltre il 70 per cento delle loro esportazioni dirette lì. La Cina, invece, ha ridotto la sua dipendenza dagli Usa a seguito della guerra commerciale iniziata nel primo mandato di Trump. Infine, nel 2023 gli Stati Uniti sono stati il principale mercato di sbocco dell’Unione europea, con la Germania e l’Italia tra i maggiori esportatori. Il commercio tra Italia e Stati Uniti, in particolare, è cresciuto costantemente, con esportazioni italiane pari a 67,3 miliardi di euro e un saldo commerciale positivo di 42,1 miliardi.

I dazi potrebbero avere in generale conseguenze economiche significative, aumentando i prezzi negli Stati Uniti e riducendo il commercio internazionale. Ne parliamo in questa serie di grafici.

Il Punto

Un ordine esecutivo per rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale della tecnologia finanziaria digitale, poi il lancio della sua criptovaluta. Il Trump 2 si è presentato così al mondo, tra deregolamentazione spinta del settore e conflitti di interesse. La posta in gioco è alta: la stabilità finanziaria degli Usa. Come promesso in campagna elettorale, tra le prime mosse del presidente Usa ci sono nuovi dazi sulle importazioni, per ora in vigore verso la Cina e rimandati per Canada e Messico: al tema è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”. L’Inps mette a disposizione dei cittadini un simulatore per il calcolo della futura pensione. L’ultimo aggiornamento dei requisiti anagrafici e contribuivisulla base dei nuovi dati demografici dell’Istat ha suscitato un vespaio, tanto da spingere l’Istituto a tornare sui suoi passi. L’incremento delle soglie di pensione legato all’aspettativa di vita è però un automatismo tecnico previsto fin dal 2009, e non dovrebbe essere subordinato a decisioni politiche. Le regole a tutela della concorrenza dell’Unione europea sono oggi sotto accusa, perché avrebbero impedito la crescita di una forte industria europea. Ma se le norme antitrust europee si piegano a obiettivi di politica industriale si minano i principi su cui si fonda il progetto di integrazione.

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Il Punto

Il nuovo Codice della strada prevede pene molto più severe per chi guida sotto l’influenza dell’alcol. Per evitare guai, non sono pochi i cittadini che nei primi mesi di applicazione hanno rinunciato a frequentare ristoranti, bar e locali. Perché in Italia mancano le alternative all’uso dell’auto privata: pochi bus, pochi taxi e tanti ostacoli per le piattaforme tipo Uber. Il declino di Alitalia è iniziato quando non è più riuscita a rinnovare ed espandere la flotta degli aerei. A quel punto, l’azionista pubblico avrebbe dovuto fare un passo indietro e favorire l’aggregazione con altre compagnie. Dopo molti tentativi falliti, ora è arrivata l’integrazione di Ita con Lufthansa, con le buone prospettive industriali che un grande gruppo garantisce. Il Pnrr vede nella formazione obbligatoria nella pubblica amministrazione la chiave per modernizzare il settore pubblico e migliorare i servizi. Per raggiungere l’obiettivo è però necessario un più stretto coordinamento tra obiettivi formativi, responsabilità dei dirigenti e monitoraggio dei risultati.

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Il Punto

L’offerta di acquisto lanciata da Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca scuote il sistema bancario italiano. Sul progetto c’è una convergenza d’interessi fra il governo e le famiglie Caltagirone e Del Vecchio, che potrebbe portare alla nascita del più grande gruppo finanziario italiano. A pagare il conto potrebbero essere i contribuenti e i piccoli azionisti. Dal 2021 l’occupazione nel nostro paese è in costante crescita, con miglioramenti anche sotto il profilo dei contratti utilizzati. Le buone notizie finiscono qui. Perché se guardiamo i risultati degli altri paesi europei, scopriamo che siamo ancora molto indietro per tasso di occupazione, stabilità del posto di lavoro e part time involontario delle donne. Una norma del Collegato lavoro destina alcuni milioni per il finanziamento di attività di coordinamento della formazione professionale svolte da associazioni private. Lo fa senza alcuna giustificazione e sulla base di una legge che da tempo avrebbe dovuto essere abrogata, perché la competenza sulla materia è ormai regionale e non più statale. Se le piccole squadre di Serie A fossero più competitive, il campionato diventerebbe più avvincente. Con gli attuali meccanismi di suddivisione dei diritti tv, la loro crescita dipende dal ricorso a un approccio manageriale, che forse potrà essere adottato dalle nuove proprietà straniere.

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Dalle statistiche dell’Unione europea arrivano segnali di una possibile ripresa dell’evasione dell’Iva. È un campanello d’allarme a cui difficilmente potranno rispondere i provvedimenti adottati dal governo per l’attuazione della delega fiscale: ci sono sì le norme sulla riforma dell’analisi del rischio e della riscossione, ma anche molte forme di condono. La legge di bilancio cancella il fondo espressamente dedicato al contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo. Risorse e competenze passano ora a un nuovo fondo unico per le dipendenze patologiche. Il danno alla salute pubblica che ne deriva non è neanche compensato da un beneficio per le casse dello stato. È in stallo la liberalizzazione dei collegamenti marittimi fra il continente e le isole minori. Gli enti appaltanti non hanno potere contrattuale verso le compagnie che già li gestiscono, perché non possono mettere a rischio i servizi essenziali di continuità territoriale. Andrebbe aggiornato il regolamento Ue che regola il settore. Sono spesso guardati con diffidenza i prestiti in continuo aumento della Cina ai paesi africani. Servono anche a costruire infrastrutture di trasporto che facilitano la partecipazione alle catene globali del valore. Per una crescita economica duratura è però necessario che gli stati destinatari dei finanziamenti creino condizioni favorevoli allo sviluppo del settore privato.

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