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Categoria: Rubriche Pagina 3 di 247

Il Punto

Sabato e domenica prossimi – 8 e 9 giugno – si svolgono le elezioni europee e lavoce.info prosegue con la serie di approfondimenti dedicati a tematiche cruciali per i cittadini dell’Unione. Alcuni candidati di varie liste sono stati dichiarati “impresentabili” dalla Commissione nazionale antimafia sulla base del codice di autoregolamentazione. Ma è solo con l’attuazione legislativa dell’articolo 49 della Costituzione che si può trovare un equilibrio tra istanze di “moralizzazione” nella selezione della classe politica e diritti garantiti dalla Costituzione, com’è quello di elettorato passivo. Intanto, un sondaggio fra i cittadini europei rivela che il supporto per l’Unione rimane ovunque alto, ma si è ampliata la distanza tra i diversi gruppi sociali, con un più forte consenso tra giovani, laureati e abitanti dei centri urbani e più basso tra gli altri. Sul tema della maggiore integrazione emergono poi differenze marcate tra paesi dell’Europa continentale e mediterranea. Nell’epoca dell’innovazione tecnologica, raccolta ed elaborazione di dati sono centrali. La sfida è garantire il bilanciamento tra le esigenze dell’attività economica e la tutela della privacy dei cittadini, nella consapevolezza che i dati rappresentano la proiezione digitale degli individui. Se ne è discusso al Festival Internazionale dell’Economia di Torino, a cui lavoce.info ha collaborato organizzando quattro forum. In classe non fanno distinzione tra amici italiani e stranieri, ma se si allarga lo sguardo alla società, anche i più giovani soffrono di pregiudizi sul fenomeno immigrazione. Tocca alla scuola offrire ai ragazzi gli strumenti per combattere stereotipi, paure e varie forme di discriminazione.

È in edicola e sul web il secondo numero di eco, dedicato al futuro dell’Europa, a come renderla meno vulnerabile a ricatti, pressioni e shock che arrivano dall’esterno, minimizzando le ripercussioni di queste scelte sulla crescita, già̀ di per sé anemica, dell’Unione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero si occupa delle statistiche sui satelliti lanciati da Stati Uniti, Cina, Russia ed Europa dal 2016 al 2023.

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Il Punto

Ci sono voluti sette anni e un percorso travagliato per arrivare a una definizione di legge delle Zone logistiche semplificate, attraverso le quali le regioni dovrebbero promuovere aree portuali e poli logistici. Il rischio è che facciano la stessa fine delle Zes, le Zone economiche speciali, a cui assomigliano molto: pochi risultati seguiti dalla ricentralizzazione. Tante polemiche sul redditometro e tante critiche fuori luogo. Per ridurre in modo significativo l’evasione servono infatti strumenti di questo tipo, che permettano di incrociare in modo sempre più preciso le varie banche dati, rafforzando così la capacità deterrente che deriva dall’analisi di milioni di informazioni. Non è facile introdurre regole che proteggano i bambini dai contenuti pericolosi che circolano in Internet, per l’opposizione delle grandi piattaforme e per la velocità dello sviluppo tecnologico. Buoni risultati potrebbero però arrivare da due nuovi provvedimenti della Commissione europea e dell’autorità di regolazione del Regno Unito. Le aree interne continuano a perdere abitanti, probabilmente per la distanza dai centri dove si concentrano i servizi. Rivitalizzare queste zone è tra gli obiettivi delle politiche europee di coesione: per farlo in modo efficace può essere utile costruire una mappa dei servizi, per capire dove intervenire.

“Chi possiede la conoscenza” è il tema scelto per la terza edizione del Festival Internazionale dell’Economia, che si tiene a Torino dal 30 al 2 giugno (qui il programma completo). lavoce.info collabora al Festival organizzando quattro Forum su finanziamenti all’innovazione, rapporti non paritari fra banche e clienti, salute e brevetti, dati e protezione dei diritti.

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Il Punto

L’8 e 9 giugno si svolgono le elezioni europee e lavoce.info prosegue con la serie di approfondimenti dedicati a tematiche cruciali per i cittadini europei. Questa volta il tema sono le regole elettorali. Il Parlamento europeo è infatti eletto con norme diverse da paese a paese: sembra una contraddizione per l’istituzione che rappresenta la comunità dei cittadini europei. È utile disporre di più strumenti per descrivere un fenomeno complesso come la povertà. A volte, però, le diverse misure danno informazioni contrastanti, rendendo difficile l’interpretazione della situazione. È quello che accade oggi in Italia, dove l’indice della povertà in base al reddito e quello in base ai consumi divergono, benché il primo sembri rispecchiare meglio l’andamento dell’economia. Individuare in quali aree del paese servono nuovi impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti è una questione da risolvere presto. Perché rientra fra gli obiettivi del Pnrr e perché in questi territori i cittadini pagano tariffe più alte. Oggi solo cinque regioni sembrano in grado di far fronte al proprio fabbisogno.

È in edicola e sul web il secondo numero di eco, dedicato al futuro dell’Europa, a come renderla meno vulnerabile a ricatti, pressioni e shock che arrivano dall’esterno, minimizzando le ripercussioni di queste scelte sulla crescita, già̀ di per sé anemica, dell’Unione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero si occupa delle statistiche sui satelliti lanciati da Stati Uniti, Cina, Russia ed Europa dal 2016 al 2023.

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Il Punto

Ha avuto vita breve il nuovo redditometro, pubblicato in Gazzetta ufficiale, ma subito “sospeso” dal governo stesso. D’altra parte, non sarebbe stato di grande aiuto nel contrastare l’evasione fiscale, perché si scontra con le difficoltà pratiche di ricostruire in modo puntuale i consumi di una persona. È sul legame tra reddito e patrimoni finanziari e immobiliari che andrebbero concentrati i controlli. Con le nuove regole di bilancio europee, anche la finanza pubblica degli enti territoriali dovrà assumere un orizzonte pluriennale. Per garantire impegni di spesa a livello locale coerenti con la programmazione statale, il governo centrale potrà agire sui trasferimenti. Ma si potrebbe anche arrivare a un ridisegno delle regole di bilancio delle amministrazioni locali, con minori spazi di autonomia. La regolamentazione si trova spesso a rincorrere uno sviluppo tecnologico tumultuoso. Uno strumento utile per coniugare la tutela di diritti fondamentali e le attività innovative sono le normative “sandbox”, grazie alle quali le aziende possono sperimentare, per un periodo di tempo definito, nuovi prodotti o servizi tecnologici, in deroga alle norme, ma sotto la supervisione delle autorità di settore. Borussia Dortmund, Real Madrid, Psg e Bayern Monaco – le quattro semifinaliste della Champions League – possono essere considerate le regine dell’Europa del calcio. Ma come stanno sotto il profilo dei conti? Difficile dirlo, perché solo la prima rilascia informazioni chiare e dettagliate sul suo bilancio, che peraltro rivela l’ottima gestione economica della società. Sotto questo profilo, la squadra tedesca ha vittoria facile sulle italiane Juventus, Inter e Milan.

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Il Punto

Arriva un importante cambiamento nei servizi per il lavoro: il “decreto coesione” prevede infatti l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e per monitorare i risultati dei corsi di formazione rivolti ai disoccupati. Se la norma non verrà modificata nell’iter parlamentare o ostacolata in fase di attuazione, renderà più efficace e trasparente tutto il sistema. L’8 e 9 giugno andremo alle urne per eleggere il Parlamento europeo, prosegue così la serie di approfondimenti che lavoce.info dedica a tematiche cruciali per i cittadini europei. Ci soffermiamo questa volta su un settore finora ignorato dall’Ue: il turismo. Storia, difficoltà oggettive a promuovere la meta turistica “Europa” nel suo complesso e interessi divergenti fra stati spiegano il disinteresse dell’Unione. Ma la crescita di nuove destinazioni turistiche potrebbe portare sorprese. Contiene molte critiche all’Italia il rapporto redatto dagli esperti del meccanismo Onu per la promozione della giustizia razziale nelle forze dell’ordine. Stigmatizzati in particolare il persistere di discriminazione razziale in vari aspetti della società italiana e il sovraffollamento nelle carceri.

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Il Punto

Il Superbonus edilizio è ancora una volta al centro delle polemiche. L’emendamento che spalma le detrazioni su dieci anni ha diviso il governo e l’accordo è stato trovato rinviando plastic e sugar tax. Tutta l’operazione contabile continua a seguire una logica anno per anno che contrasta con la programmazione di medio termine richiesta dalle nuove regole europee. L’8 e 9 giugno andremo alle urne per eleggere il Parlamento europeo e prosegue la serie di approfondimenti che lavoce.info dedica a tematiche cruciali per i cittadini europei. Nella prossima legislatura, si riapriranno le trattative per completare l’Unione bancaria e rilanciare l’Unione dei mercati dei capitali. L’Italia parte da una posizione di isolamento, per il veto sul Mes. Secondo le previsioni, alle Europee aumenterà ancora l’astensione, nel nostro paese particolarmente forte nelle zone a più basso reddito delle grandi città. Se la scarsa affluenza ai seggi è una sconfitta per la democrazia tutta, la geografia del “non voto” penalizza alcuni partiti più di altri. Come si tutelano i diritti dei consumatori disabili? Sono necessarie norme specifiche, come quelle previste in vari paesi europei e latinoamericani. Le leggi antidiscriminazione dei paesi anglosassoni non bastano.

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Il Punto

Le inchieste di Genova riaprono la questione del finanziamento pubblico dei partiti. Agire sull’onda della cronaca, però, non porta quasi mai a buoni risultati. Né va dimenticato che il sistema attuale – il due per mille – toglie comunque risorse alle casse dello stato. L’8 e 9 giugno andremo alle urne per eleggere il Parlamento europeo e prosegue la serie di approfondimenti che lavoce.info dedica a tematiche cruciali per le politiche europee. Una delle principali è il futuro delle politiche di coesione territoriale. È un tema ignorato dalla campagna elettorale, mentre sarebbe opportuno definire per tempo le priorità del nostro paese, in particolare su obiettivi europei che possono avere conseguenze negative per le aree più deboli. La cabina di regia tra vari ministeri ha permesso di affrontare l’emergenza siccità del 2022-2023. Il tavolo tecnico non basta però quando si tratta di proporre soluzioni strutturali. Per questo serve un ministero dell’Acqua, affiancato da un’autorità indipendente di regolazione. La Rai è al centro delle polemiche in questo periodo. Ma lo scontro sulle “fedeltà di partito” finisce per oscurare la crisi che si affaccia all’orizzonte dei broadcaster tradizionali: nei prossimi dieci anni potrebbe succedere alle televisioni quello che è accaduto nell’ultimo decennio ai giornali.

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Il Punto

Cancellare alcune parti del Jobs act e ripristinare l’articolo 18, come chiede il referendum promosso dalla Cgil, rischia di essere solo un obiettivo di bandiera, che non aiuterà a migliorare le condizioni complessive del mondo del lavoro. Come mostrano le statistiche, dopo l’introduzione della legge, i licenziamenti non sono aumentati, anzi tendono a diminuire. Attraverso il programma Gol, il Pnrr destina ingenti risorse alle attività formative rivolte ai lavoratori disoccupati con basse competenze di base. Sono però pochissimi quelli che vi partecipano. Sull’esempio di altri paesi, sarebbe opportuno ridisegnare le politiche attive partendo dalle caratteristiche degli utenti. A utilizzare gli incentivi governativi introdotti per favorire gli investimenti delle imprese sono soprattutto le grandi aziende manifatturiere del Nord. Mentre sono le piccole e medie che ne trarrebbero più vantaggio. I nuovi programmi di incentivazione dovrebbero proporre soluzioni che favoriscano sia le Pmi sia la creazione di infrastrutture tecnologiche e filiere produttive integrate. Netflix non diffonderà più trimestralmente i dati sul numero dei suoi abbonati. La notizia è la diretta conseguenza del cambiamento del modello di business, con l’ingresso della pubblicità. Ora, la competizione per la conquista del tempo del consumatore si allarga: non riguarda più solo gli altri servizi di streaming, ma anche le tv tradizionali, fino alle piattaforme internet di video, ai social media e ai video giochi.

Dall’11 maggio è in edicola e sul web il secondo numero di eco, dedicato al futuro dell’Europa, a come renderla meno vulnerabile a ricatti, pressioni e shock che arrivano dall’esterno, minimizzando le ripercussioni di queste scelte sulla crescita, già̀ di per sé anemica, dell’Unione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero è dedicata alle statistiche sui satelliti lanciati da Stati Uniti, Cina, Russia ed Europa dal 2016 al 2023.

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Il Punto

Con la stagione estiva alle porte, la questione delle concessioni balneari continua a tenere banco. Come ha ribadito anche l’ultima sentenza del Consiglio di stato, agli stabilimenti balneari va applicata senza ulteriori proroghe la direttiva servizi. D’altra parte, non appare convincente neanche la misurazione delle aree libere effettuata dal governo per dimostrare che la risorsa “accesso al mare” non è scarsa o l’esonero perché società senza scopo di lucro. Federal Reserve e Bank of England hanno annunciato da tempo quali saranno le caratteristiche della gestione operativa della politica monetaria che attueranno nella “nuova normalità”. La Banca centrale europea, invece, mantiene una certa ambiguità tra un sistema dove l’eccesso di liquidità è creato dalla domanda e uno dove è creato dall’offerta. La globalizzazione così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi trent’anni sembra arrivata alla fine. Un libro di Marco Magnani prefigura scenari futuri con una forte regionalizzazione degli scambi, fondata più sulla politica che sull’economia, in un quadro di instabilità delle relazioni internazionali. I motivi di speranza si concentrano sulla capacità delle democrazie liberali di promuovere i propri valori.

È in edicola e sul web il numero di aprile di eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri. eco vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero è dedicata alle statistiche diffuse dal governo cinese sull’andamento dell’economia del gigante asiatico.

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Il governo annuncia il “bonus Befana 2025” per le famiglie monoreddito con figli. Intanto, è alla ricerca di risorse per rifinanziare le misure del 2024, dalla riforma dell’Irpef alla decontribuzione per i lavoratori dipendenti. Un compito complesso, anche perché la gestione anno per anno della finanza pubblica è in contrasto con il nuovo Patto di stabilità, che si fonda su una programmazione di medio termine. L’8 e 9 giugno andremo alle urne per eleggere il Parlamento europeo. Nel corso del mese di maggio, lavoce.info pubblicherà una serie di articoli per approfondire tematiche cruciali per le politiche europee. Iniziamo con l’analizzare le conseguenze del nuovo Patto sull’immigrazione e l’asilo, che appare lontano dal proporre una soluzione comunitaria alla questione, mantenendo allo stesso tempo la protezione dei diritti umani. Il Parlamento europeo ha da poco varato un pacchetto di riforme del mercato elettrico. Nasce sull’onda del “caro-bollette” e, nel favorire le fonti rinnovabili, sembra delineare un ruolo più forte per le decisioni amministrative, a scapito del modello di mercato. Il disegno finale dipenderà da come gli stati utilizzeranno la discrezionalità che la riforma lascia sul recepimento delle nuove regole. Secondo i sondaggi, alle elezioni europee ci sarà una crescita dei partititi populisti. Ma sull’idea dell’esistenza di un conflitto di fondo fra popolo ed élite si possono declinare varie versioni di populismo, di destra e di sinistra. Se la tattica per ottenere consenso è la stessa, cambiano poi profondamente le strategie di governo.

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