VENERDì 6 GIUGNO 2025

Lavoce.info

Il Punto

Domenica 8 e lunedì 9 giugno sono aperti i seggi per il voto sui cinque referendum. Tre quesiti propongono di abrogare alcune norme del Jobs act. I dati, però, non confermano la tesi secondo la quale questa normativa avrebbe smantellato le tutele dei lavoratori. I nodi della precarietà e di una più precisa regolamentazione dei rapporti di lavoro vanno affrontati con altri strumenti. La riforma del 2015 ha invece ridotto il contenzioso giudiziario in materia di lavoro, come si vede dall’andamento di procedimenti e pendenze. Il tasso di litigiosità è tornato a crescere quando alcune modifiche hanno allargato l’area di discrezionalità del giudice su licenziamenti e indennità. La validità dei referendum dipende dal raggiungimento del quorum dei votanti, un aspetto che ha suscitato molte polemiche anche in questa tornata referendaria. Vale la pena allora ripercorrere la genesi dell’istituto referendario ai tempi dell’Assemblea costituente e fare un confronto con le normative degli altri paesi dell’Eurozona. Le regioni svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del Pnrr. Per questo preoccupano i ritardi accumulati nella fase di esecuzione dei progetti: è la sanità il settore dove le difficoltà sono più evidenti. Avranno conseguenze sui programmi di investimento per la coesione successivi al 2027 i rilievi sollevati dalla Corte dei conti europea sull’impostazione e sull’attuazione del Rrf, il dispositivo di ripresa e resilienza. La questione centrale è la valutazione degli interventi e il livello al quale avviene.

“Verso i referendum” è titolo dell’e-book nel quale abbiamo riunito gli articoli apparsi su lavoce.info a proposito dei cinque referendum abrogativi sui quali si vota l’8 e 9 giugno. Vogliamo così offrire ai nostri lettori informazioni chiare, affidabili e basate sui dati e sui fatti, per aiutarli a orientarsi tra norme, numeri e conseguenze concrete che, per ogni quesito, potrebbe comportare la vittoria del “sì” o del “no”. L’e-book è scaricabile qui

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Spargete la voce: 5 per mille a lavoce.info!

Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il numero di maggio di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

La giustizia del lavoro ai tempi dei referendum

Dopo la pandemia, il tasso di litigiosità in materia di licenziamenti è tornato a crescere, toccando nel 2024 un picco di 1,6 nuovi procedimenti ogni cento licenziamenti. È un elemento da tenere in considerazione alla vigilia dei referendum sul lavoro.

Un focus sui referendum dell’8 e 9 giugno

L’8 e 9 giugno 2025 gli elettori italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque referendum abrogativi. I temi al centro delle consultazioni toccano aspetti cruciali: dalla cittadinanza per gli stranieri non comunitari alla disciplina dei licenziamenti e della precarietà occupazionale.

Questo ebook nasce con uno scopo semplice ma ambizioso: offrire a chi vota informazioni chiare, affidabili e basate sui dati, per aiutare a orientarsi tra norme, numeri e conseguenze concrete.

Il pdf è scaricabile qua.

Potete sostenere il nostro lavoro di analisi e commento con una donazione a questo link.

Attuazione del Pnrr: regioni ostacolo o protagoniste?*

Le regioni italiane svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del Pnrr. Ma alla fine del primo trimestre 2025 il bilancio per la parte di loro competenza è negativo. E la sanità è il settore che più ne paga il prezzo, con i ritardi più gravi.

Se la Conte dei corti europea bacchetta i Pnrr*

I rilievi della Corte dei conti europea sull’attuazione del Rrf danno indicazioni su come dovranno essere strutturati i programmi di investimenti per la coesione successivi al 2027. La questione ruota attorno al livello al quale avviene la valutazione.

Breve storia del referendum all’italiana

L’8 e 9 giugno si tengono in Italia cinque referendum abrogativi su materie che riguardano il lavoro e la cittadinanza. Ecco come l’Assemblea costituente arrivò a prevedere l’istituto del referendum abrogativo e le regole del suo funzionamento.

Quanto è diffusa in Europa la democrazia diretta

L’istituto del referendum non è molto diffuso nell’Eurozona: lo prevedono tredici paesi, con regole abbastanza simili a quelle italiane. Mentre la Svizzera, considerata la patria delle consultazioni referendarie, consente solo la forma sospensiva.

Dove ci porta il referendum sul Jobs act

I tre quesiti sul lavoro partono dal presupposto che il Jobs act abbia abbattuto le tutele dei lavoratori. I dati dicono però che non è così. Precarietà e una più precisa regolamentazione dei rapporti di lavoro sono temi da affrontare, ma in altro modo.

Il Punto

L’8 e 9 giugno gli italiani sono chiamati alle urne per votare su cinque referendum. L’interrogativo non è solo se prevarranno i “sì” o i “no”, altrettanto cruciale è la questione se, per ogni singolo quesito, si raggiungerà o meno il quorum necessario per la validità della consultazione. Uno sguardo a cosa è successo nelle passate tornate referendarie può aiutare a orientarsi. Il governo ha presentato al Parlamento la quinta revisione del Pnrr. Interviene su misure che riguardano il pagamento della settima rata dei finanziamenti europei. Ma per l’autunno si preannuncia già una ben più importante nuova rimodulazione. L’intesa firmata a maggio è la prima tappa di un riavvicinamento tra Unione europea e Regno Unito dopo il trauma della Brexit. D’altra parte, dal 2016 la situazione internazionale è totalmente cambiata e richiede un ripensamento di alleanze e strategie sui grandi temi, dalla difesa alla transizione verde. Ridare competitività all’Europa è un giusto obiettivo, ma nel perseguirlo non bisogna dimenticare le persistenti disparità tra regioni. Gli strumenti che saranno messi in atto dovrebbero perciò essere accompagnati da meccanismi che rafforzino la coesione territoriale, evitando che alcuni territori si avvantaggino a scapito di altri.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Si è appena concluso a Torino il Festival Internazionale dell’Economia, che ha avuto pertema “Le nuove generazioni del mondo”. Anche quest’anno lavoce.info ha collaborato al Festival organizzando i “I dialoghi della voce”, quattro incontri nel corso dei quali i nostri redattori hanno discusso con i presidenti di Anac, Inps, Istat e Ufficio parlamentare di bilancio. Redattori e collaboratori de lavoce.info hanno poi partecipato ad altri appuntamenti del Festival.

Spargete la voce: 5 per mille a lavoce.info!

Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il numero di maggio di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Dal 1946 a oggi: i referendum in cinque grafici

Referendum abrogativi o consultivi, con un singolo quesito o molteplici, indetti su temi disparati, benché prevalgano politica e diritti civili. È la fotografia che emerge dall’analisi delle consultazioni svolte finora. Con al centro la questione del quorum.

Pagina 1 di 1369

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén