I risultati dell’indagine Pisa confermano tendenze già emerse dalle rilevazioni Invalsi. In matematica abbiamo il gender gap più alto dell’Oecd, oltretutto in crescita rispetto al 2018. La scuola italiana, però, protegge meglio gli studenti “deboli”.
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Per il 2023-2024 il riparto dei fondi del diritto allo studio è stato pubblicato in anticipo rispetto al passato. Per eliminare la figura degli idonei non assegnatari di borsa di studio diventano fondamentali il ruolo e gli investimenti delle regioni.
Il governo ha proposto modifiche alla misura che favorisce il rientro dei cervelli. Alcune sono positive, altre rischiano di vanificare l’investimento degli ultimi anni. Come convincere chi è tornato a rimanere in Italia dopo la scadenza degli incentivi.
Le statistiche Istat sulle disuguaglianze di mortalità per cause di morte mostrano l’influenza diretta e indiretta del livello di istruzione. La probabilità di morire di malattia per una persona con bassa scolarità è molto più alta di quella di un laureato.
Scuole autonome ispirate ad approcci pedagogici diversi da quelli ministeriali possono migliorare i risultati degli studenti. Ma l’adozione dei modelli alternativi deve essere monitorata da una valutazione sul raggiungimento degli standard fissati.
Education at a glance, il rapporto annuale dell’Ocse, si sofferma quest’anno sull’istruzione professionale. Per l’Italia offre una analisi approfondita del settore, anche se l’inserimento degli istituti tecnici nella categoria crea un po’ di confusione.
Il piano mense scolastiche del Pnrr riserva il 57 per cento delle risorse al Sud. Ma non ha dato i risultati sperati. Procedure scelte e difficoltà finanziarie di molti comuni sono le probabili cause del parziale insuccesso. Cosa fare nel prossimo futuro.
Le iscrizioni alle università telematiche sono cresciute notevolmente negli ultimi anni. Il fenomeno ha aperto un dibattito spesso scivolato nell’ideologia. Ecco quali sarebbero le informazioni necessarie per valutarne ruolo e qualità dell’insegnamento.
La capacità di un ateneo di richiamare studenti da altre regioni dipende dalla qualità dell’istruzione che fornisce. Ma non solo: dipende anche da altri fattori, come le opportunità di lavoro post-laurea e le condizioni economiche delle famiglie.
La decurtazione dalla terza rata del Pnrr di 287 milioni destinati a nuovi alloggi universitari conferma i dubbi sull’affidare ai privati la tutela del diritto allo studio. Eppure, il governo non cambia strategia neanche per la seconda fase della misura.