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Categoria: Rubriche Pagina 24 di 251

I rapporti economici tra Italia e Algeria in quattro grafici

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas naturale per l’Italia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata in Algeria per consolidare gli accordi di firmati dal governo precedente in ottica di maggior cooperazione tra i due paesi.

In questa serie di grafici analizziamo l’economia algerina e l’importanza che il paese nordafricano ha assunto nel progetto di diversificazione e approvvigionamento energetico per l’Italia.

Il Punto

Natalità più bassa e allungamento della vita porteranno a un rapido invecchiamento della popolazione in Cina. Tutto ciò potrebbe avere conseguenze importanti sulla crescita. Perché l’assenza di uno stato sociale spingerà i cinesi ad aumentare ancora di più il proprio risparmio, togliendo risorse allo sviluppo dell’economia. Nel periodo 2012-2021, il 22 per cento della spesa sanitaria pubblica italiana è stato destinato a operatori privati. In Lombardia e Lazio la quota è vicina al 30 per cento. Ma come dimostrano i livelli essenziali di assistenza, non sempre i cittadini ne hanno tratto un beneficio. L’inflazione alta comporta una forte redistribuzione della ricchezza e del reddito fra poveri e ricchi, debitori e creditori, lavoratori dipendenti e autonomi, vecchi e giovani. Eppure, gli interventi delle banche centrali che cercano di garantire la stabilità dei prezzi sono spesso guardati con sospetto. Il governo intende alleggerire alcuni vincoli previsti per i contratti a tempo determinato. Una ricerca sugli effetti del decreto “Dignità” indica che la modifica delle norme sulla causale ridurrebbe le tutele dei lavoratori, senza creare nuova occupazione. Le proteste di piazza che da dicembre interessano il Perù sono il risultato di una crisi politica che si trascina dagli anni Novanta. Pur in un contesto difficile, le istituzioni finanziarie del paese sono però riuscite a mantenere la stabilità economica. I numeri mostrano che molte zone rurali del nostro paese rischiano lo spopolamento. I piani italiani ed europei per contrastare il fenomeno non sembrano in grado di risolvere i problemi strutturali e concentrano le risorse economiche in pochi luoghi, che spesso non hanno le capacità e gli strumenti per gestirle.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. In questa occasione abbiamo realizzato una serie di grafici sui paesi più impegnati negli aiuti militari e umanitari all’Ucraina.

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L’emorragia demografica delle aree rurali

Europa ed Italia cercano di affrontare lo spopolamento rurale, che prosegue ormai da decenni. Finora, però, le risposte sono state parziali. E rischiano di valorizzare solo le eccellenze, senza risolvere i problemi strutturali dell’Italia “provinciale”.

Cinque grafici sugli aiuti in Ucraina

Sono passati più di undici mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina e diversi paesi nel mondo le hanno mostrato supporto. Proprio di recente, il presidente americano Joe Biden ha annunciato l’invio di 31 tank Abrams, l’equivalente di “un battaglione ucraino”.

In questa serie di grafici analizziamo più nello specifico la portata degli aiuti, le tipologie e la trasparenza dei paesi nel comunicarli.

Il Punto

Il Ponte sullo stretto di Messina va costruito o no? Dal punto di vista economico, è difficile dare una risposta univoca per un’opera così complessa. Ma una decisione – politica – si impone perché il continuo rimbalzo tra un governo che lo mette in programma e il successivo che lo cancella produce solo danni. Accise protagoniste in questo inizio d’anno. Non sono però una anomalia italiana, sono imposte indirette presenti in tutti i paesi dell’Unione europea, particolarmente importanti nella tassazione dei consumi energetici. Anche al di là delle considerazioni di carattere ambientale, trovare le risorse per sostituire il loro gettito non è certo semplice. Nella crisi del debito sovrano potrebbe aver giocato un ruolo importante “l’umore del mercato”, che non necessariamente riflette i fondamentali macroeconomici di un paese. Lo mostra uno studio che ha analizzato la struttura dei tassi di interessi del debito italiano a partire dal 2016. E sottolinea l’importanza di una informazione che non cada nell’allarmismo e dell’educazione finanziaria dei cittadini. Tra il 2020 e il 2021, causa pandemia e conseguente crollo dei consumi, gli italiani hanno accumulato molto risparmio. Sono risorse che hanno alimentato la spesa nel 2022. Ma ora con l’incertezza determinata da guerra in Ucraina e crisi energetica si torna a risparmiare. Non è una buona notizia, perché questa attitudine toglie risorse alla crescita economica. Il rialzo dei tassi di interesse comporta un aumento delle rate dei mutui a tasso variabile. Per evitare che le famiglie in difficoltà perdano la casa, andrebbero riviste le regole di accesso al fondo Gasparrini, già molto utilizzato durante la pandemia. Un vantaggio anche per le banche, che non vedrebbero crescere i crediti inesigibili. Inflazione alle stelle e una politica monetaria espansiva, imposta da Erdogan per fini elettorali: la Turchia è sull’orlo di una profonda crisi economica e politica. A maggio ci sono le elezioni politiche, uno snodo decisivo per il futuro del paese.

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Sulla Turchia l’ombra di una crisi profonda

Inflazione altissima e una crescita “drogata” da interventi di governo che minano la stabilità economica futura del paese: la Turchia è sulla soglia di una grave crisi. Ed è difficile che la situazione cambi dopo le elezioni politiche di maggio.

Il Punto

Il nuovo Codice degli appalti sarà in vigore a primavera, quando entreranno nel vivo le gare per i progetti ammessi al Pnrr. Non basta aver introdotto il principio del risultato, serve una visione coerente e sistematica della pubblica amministrazione e personale con competenze e formazione adeguate. Per proteggere il potere di acquisto delle pensioni senza gravare troppo sui conti pubblici, il governo ha introdotto l’indicizzazione per fasce. Sui redditi netti dei pensionati incide però il fiscal drag, conrisultati poco equi. In Italia votano sempre meno persone: alle ultime elezioni politiche solo il 63,9 per cento di chi ne aveva diritto si è recato alle urne. Per quanto riguarda la partecipazione al voto delle donne si aggiunge una netta differenza tra Nord e Sud, che chiama in causa il livello di istruzione. La riforma del Reddito di cittadinanza che impone obblighi di attivazione non avrà alcuna reale conseguenza. Lo sa bene il governo che per sopperire alla mancanza di personale lamentata dalle imprese ha varato un decreto flussi per più di 80 mila lavoratori extra-comunitari. Il caro-bollette ha reso ancor più evidente la necessità di una riforma del mercato elettrico, con meccanismi che permettano di trasferire ai consumatori i benefici economici delle energie rinnovabili, anche in un’ottica di decarbonizzazione. I fumatori si trovano nelle fasce più povere della popolazione, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche nell’Unione europea. Per contrastare quest’abitudine decisamente dannosa per la salute e che comporta costi sociali elevati, in Europa si potrebbe rendere più omogenea la tassazione sul tabacco. Anche l’Italia si dovrebbe adeguare.

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Il Punto

In questo periodo si parla molto di carburanti e di come ridurre – o almeno contenere – il loro prezzo. Poco si parla invece di clima. Eppure, c’è un legame stretto tra le due questioni perché per tagliare le emissioni di CO2 è necessario tagliare i consumi energetici e in particolare quelli largamente basati su fonti fossili, come i trasporti. Prezzi più alti per benzina e gasolio possono contribuire a raggiungere l’obiettivo. Anche riportare le accise al valore pre-guerra in Ucraina può servire a diminuire l’inquinamento, specie nel contesto dell’attuazione del Pnrr, che prevede investimenti per il trasporto pubblico locale e misure per favorire la rigenerazione urbana. D’altra parte, azioni contro il cambiamento climatico sono sempre più indispensabili perché i fenomeni estremi aumenteranno le disuguaglianze non solo nei paesi in via di sviluppo, ma tra le diverse regioni dell’Europa. Resta incompiuto nel nostro paese il passaggio a un sistema previdenziale compiutamente contributivo. Pesa, infatti, la poca trasparenza sui coefficienti di trasformazione e sul tasso di sconto scelto a suo tempo per maggiorarli. Sui bilanci delle banche centrali si iniziano a vedere le conseguenze delle politiche monetarie non convenzionali adottate negli ultimi anni. È probabile che si avvii così una rilettura critica della loro efficacia e una più attenta valutazione dei loro costi e benefici. L’azione di destabilizzazione messa in atto dai sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro, con l’assalto ai palazzi del potere a Brasilia, punta a indebolire l’azione di governo di Lula, specialmente su ambiente e riduzione della povertà.

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Il Punto

Presentata come un sistema semplice, nella sua applicazione la flat tax disegnata dal governo si rivela assai complicata perché comporta svariati calcoli di convenienza fiscale. Una complessità che si aggiunge ai problemi di equità, con un trattamento sempre molto differenziato tra lavoratori dipendenti e autonomi. I dati dimostrano che il rincaro dei carburanti alla pompa dipende quasi esclusivamente dalla scelta di non rinnovare lo sconto sulle accise. D’altra parte, una loro riduzione strutturale appare difficile, visto che sono una delle principali fonti di entrate per le casse pubbliche. Anche il fact-checking delavoce.info si è occupato dei prezzi dei carburanti basandosi sulle dichiarazioni dei ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin sulle presunte speculazioni degli esercenti dei distributori.Quota 103 è l’ultimo di tanti interventi che dal 1995 hanno modificato le regole del sistema previdenziale italiano. Ci sarebbe bisogno invece di semplicità, chiarezza e trasparenza verso i cittadini, con un intervento capace di razionalizzare le diverse gestioni previdenziali stratificate in quasi trent’anni di scelte politiche poco lungimiranti. Le imprese che si aggiudicano un appalto pubblico hanno più probabilità di sopravvivenza rispetto a quelle, simili per altre caratteristiche, che lavorano solo con i privati. Lo dimostra uno studio ed è un elemento da tenere in considerazione nel momento in cui l’attuazione del Pnrr incrementa la spesa per appalti. Gli Usa si preparano a vietare le clausole di non concorrenza imposte dalle aziende ai lavoratori. Non si limitano più a tutelare i legittimi interessi del datore di lavoro e finiscono per ostacolare la diffusione della conoscenza, con effetti negativi sull’innovazione e la crescita. Nel 2021 Tunisia ed Egitto erano il secondo e il quarto paese di origine dei migranti arrivati in Italia sulla rotta del Mediterraneo. Solo con riforme importanti, che incidano sulla situazione economica e occupazionale dei due stati, si potranno ridurre i flussi migratori.

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Sui prezzi dei carburanti c’è davvero speculazione?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca ai ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin: i distributori di benzina stanno davvero speculando sul prezzo dei carburanti?

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