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Dal 1946 a oggi: i referendum in cinque grafici

Referendum abrogativi o consultivi, con un singolo quesito o molteplici, indetti su temi disparati, benché prevalgano politica e diritti civili. È la fotografia che emerge dall’analisi delle consultazioni svolte finora. Con al centro la questione del quorum.

Il Punto

La legge sulla cittadinanza è al centro dei uno dei referendum dell’8 e 9 giugno. Se vinceranno i “sì” tornerà in vigore una norma del 1912. Il ritorno al passato sarebbe però un passo avanti, perché la riduzione degli anni di residenza necessari per ottenere la naturalizzazione favorirebbe l’integrazione economica e sociale degli immigrati e aiuterebbe l’Italia a contrastare l’inverno demografico. Aveva suscitato molte speranze il disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese ricalcato su una proposta della Cisl. Il testo approvato è invece deludente: l’esame parlamentare ha indebolito il ruolo della contrattazione – che era invece centrale nel progetto sindacale – ed eliminato alcune delle idee più innovative. Domani Psg e Inter giocano la finale di Champions League. Il campo darà il suo risultato, ma dal punto di vista dei bilanci la gara è impari: la società parigina batte largamente quella milanese sulle voci più importanti. Un punto a favore della squadra di Lautaro è il modello di business più sostenibile e trasparente.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Inizia oggi a Torino, per concludersi lunedì 2 giugno, il Festival Internazionale dell’Economia. L’edizione 2025 ha per tema “Le nuove generazioni del mondo”. Anche quest’anno lavoce.info collabora al Festival organizzando i “I dialoghi della voce”, quattro incontri nel corso dei quali i nostri redattori discuteranno con rappresentanti di Anac, Inps, Istat e Ufficio parlamentare di bilancio. Redattori e collaboratori de lavoce.info parteciperanno poi ad altri appuntamenti per dialogare con gli ospiti del Festival. Il programma completo del Festival Internazionale dell’Economia è disponibile qui.

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È in edicola e sul web il numero di maggio di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Il Punto

“Grande e bellissima”: così Donald Trump ha definito la prima legge di bilancio del suo secondo mandato. Di sicuro, fa salire ancora il debito pubblico Usa. Cosicché parallelamente crescono le preoccupazioni sulla sua sostenibilità. A Washington c’è chi suggerisce di ricorrere a una tassa sul debito del Tesoro americano: ne ridurrebbe sì il costo, ma di fatto equivarrebbe a un default parziale. Uno scenario che di bello avrebbe ben poco. L’Istat ha da poco rilasciato il suo Rapporto annuale 2025. Dai dati emerge che il nostro paese continua a investire poco e male in istruzione e cultura. Un grave errore visto che laddove il livello culturale è più alto il benessere economico è più diffuso, si vive più a lungo e si esercitano meglio i diritti di cittadinanza. Ai risultati principali del Rapporto Istat 2025 dedichiamo la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Si avvicina la scadenza del Pnrr e aumentano i timori legati ai ritardi nella sua attuazione. Una soluzione potrebbe arrivare da una comunicazione della Commissione europea, che consente il finanziamento degli interventi attraverso le risorse della coesione. Anche i programmi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale potrebbero trarne vantaggio.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Ci occupiamo in questa occasione del Rapporto Istat 2025 e dei suoi principali risultati: dall’invecchiamento della popolazione alla spesa per previdenza e sanità, dall’andamento dell’occupazione al rischio povertà, dalle retribuzioni reali ai livelli di istruzione, al numero di giovani laureati che hanno lasciato l’Italia nel 2023.

“Le nuove generazioni del mondo” è il tema dell’edizione 2025 del Festival Internazionale dell’Economia, che si tiene a Torino dal 30 maggio al 2 giugno. Anche quest’anno lavoce.info collabora al Festival organizzando i “I dialoghi della voce”, quattro incontri nel corso dei quali i nostri redattori discuteranno con i presidenti di Anac, Inps, Istat e Ufficio parlamentare di bilancio. Redattori e collaboratori de lavoce.info parteciperanno poi ad altri appuntamenti per dialogare con gli ospiti del Festival. Il programma completo del Festival Internazionale dell’Economia è disponibile qui.

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Dieci grafici sul Rapporto Istat

L’Istat ha rilasciato il Rapporto annuale sulla situazione del paese. In questa serie di grafici ci occupiamo dei suoi principali risultati: dall’invecchiamento della popolazione all’andamento di occupazione e al rischio povertà, dalle retribuzioni reali ai livelli di istruzione, al numero di giovani laureati che hanno lasciato l’Italia nel 2023.

Il Punto

L’8 e 9 giugno 2025 si vota in Italia su cinque referendum. Quattro riguardano la normativa sul lavoro, il quinto la legge sulla cittadinanza. Perché siano validi, serve il quorum dei votanti, deve cioè esprimere il proprio voto la metà più uno degli aventi diritto. È quindi utile capire il contenuto dei quesiti referendari e quali sarebbero le conseguenze pratiche sui lavoratori e sui cittadini extra-Ue residenti in Italia. Per i referendum sul lavoro proponiamo ai lettori, quesito per quesito, un quadro delle ragioni del “sì” e delle ragioni del “no”. Per il referendum sulla cittadinanza, stime sui dati Istat consentono di calcolare quanti stranieri potrebbero diventare nuovi cittadini italiani. Il confronto tra i Jobcentre Plus del Regno Unito e i nostri centri per l’impiego è impietoso. È soprattutto la frammentazione di competenze tra stato, regioni e comuni che impedisce ai nostri Cpi di avere la stessa efficacia degli omologhi d’Oltremanica.

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Il Punto

Uno dei cinque referendum che si terranno l’8 e 9 giugno riguarda la legge sulla cittadinanza. Il quesito referendario propone di dimezzare gli anni di residenza richiesti ai cittadini extra-Ue per ottenerla, portandoli dagli attuali dieci a cinque. Fra l’altro, l’eventuale vittoria del “sì” permetterebbe di superare le titubanze sullo ius soli, perché renderebbe più semplice la naturalizzazione dei ragazzi nati in Italia da genitori stranieri. Per una banca centrale, la credibilità è un fattore fondamentale. Si spiegano così gli effetti di un tweet di Donald Trump critico verso la Fed e la sua gestione dei tassi di interesse: le aspettative di inflazione di lungo periodo si sono alzate perché i mercati temono che alla fine la banca centrale americana possa cedere alle pressioni della politica. Se in classe l’aria è più pulita, i bambini si ammalano di meno e le assenze diminuiscono. Lo dimostra un progetto che ha previsto l’installazione di purificatori d’aria in alcune scuole milanesi. È un intervento che costa poco e dà buoni risultati, anche se servirebbero misure più strutturali per ridurre l’inquinamento e migliorare la salute di tutti.

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Il Punto

Con la sospensione dei dazi reciproci, Stati Uniti e Cina hanno compiuto un passo per disinnescare la guerra commerciale. È difficile prevedere se la tregua si trasformerà o meno in un accordo. In ogni caso, da un commercio internazionale fondato su trattati multilaterali si è passati a un sistema dove le grandi economie dettano le regole, usandole come armi di ricatto, mentre i paesi poveri ne subiscono i danni. Chiesto a gran voce dalle case automobilistiche, il rinvio delle multe per i produttori che superano i limiti di emissioni di CO2, deciso nei giorni scorsi dal Parlamento europeo, rischia di rivelarsi un boomerang per il settore. Non solo non migliorerà la qualità dell’aria respirata dai cittadini europei, ma ne risentirà anche la capacità di innovazione dell’industria dell’auto. I passi indietro sul Green Deal non aiutano la competitività, finiscono per ridurla. La costruzione di un mercato unico europeo degli investimenti è diventata ancora più necessaria ora che l’Unione è chiamata a fare ingenti investimenti in molti settori, dalla difesa alle tecnologie. Le risorse per realizzarli, infatti, non possono essere solo pubbliche, i capitali privati sono indispensabili. Gli ostacoli al progetto arrivano dalle resistenze degli stati. D’altra parte, è proprio nei momenti di crisi che l’Unione europea ha saputo prendere le decisioni più coraggiose. Il nostro fact-checking si occupa di un’affermazione fatta in Parlamento dalla presidente del Consiglio, secondo la quale oggi i “titoli di stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di stato tedeschi”. La fiducia dei mercati nei Btp italiani è cresciuta negli ultimi tempi, ma così formulata la frase indica una scarsa comprensione del concetto di spread.

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Domani, sabato 17 maggio, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Giorgia Meloni forse non sa cos’è lo spread

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: i titoli di stato italiani sono davvero diventati più sicuri dei titoli di stato tedeschi?

Il Punto

Si moltiplicano gli allarmi per i ritardi nell’attuazione di alcune misure importanti del Pnrr. Se l’ipotesi di allungare la scadenza del Piano oltre giugno 2026 appare sempre più remota, esistono comunque vie di uscita per salvaguardare obiettivi e finanziamenti. D’altra parte, il Piano strutturale di bilancio, concordato con la Commissione, prevede il proseguimento di alcune riforme e interventi del Pnrr: ne potrebbe derivare un allentamento dell’aggiustamento fiscale richiesto all’Italia nei prossimi anni. A fine aprile, Spagna, Portogallo e alcune zone della Francia sono rimaste senza elettricità per molte ore. Le cause di un blackout così lungo ed esteso non sono ancora chiare. Di sicuro, però, complessità e interdipendenza dei sistemi elettrici europei richiedono un coordinamento sempre più stretto tra i gestori delle reti nazionali. Gli sviluppi della tecnologia hanno permesso la “democratizzazione” dello spazio, diventato accessibile a più attori. Ora c’è il timore che il processo sfoci nella creazione di un monopolio, per di più in mano a un privato cittadino. L’Europa ha gli strumenti per evitarlo, a patto che comprenda che lo spazio è un settore strategico per l’economia di oggi e di domani.

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Sabato 17 maggio sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema della difesa europea. Se l’Europa non sembra avere altra scelta che imparare a difendersi da sola, anche militarmente, bisogna sgombrare il campo dalle illusioni: spendere di più per la difesa significa diminuire la spesa civile. Occorre dunque farlo bene, evitando sprechi e duplicazioni. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese si analizzano i dati sulla spesa per la difesa dei paesi europei, mettendoli in relazione con la distanza geografica da Mosca.

Il Punto

Nella riunione del 6 maggio la Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Alle ripetute richieste di Donald Trump di abbassarli, la banca centrale americana ha risposto sottolineando le incertezze della situazione ma, soprattutto, la sua indipendenza. Manca un anno alla scadenza del Pnrr e due documenti ufficiali permettono di fare il punto sulla sua attuazione. Se la VI Relazione del governo sottolinea quanto fatto finora e lascia intravedere la speranza di ottenere una proroga dalla Ue, il rapporto della Corte dei conti mette in luce i ritardi di spesa effettiva e di rendicontazione. E si interroga su come sarà finanziato il funzionamento dei nuovi servizi messi a disposizione dei cittadini. La parità di genere passa anche attraverso una più equa suddivisione dei lavori domestici e di cura all’interno della coppia e della famiglia. È un obiettivo affermato da vari movimenti, associazioni e partiti, ma spesso disatteso nella pratica quotidiana degli aderenti. Per facilitare un percorso di sensibilizzazione e riequilibrio, può essere utile l’indice di parità domestica, che permette di calcolare “chi fa cosa” e per quanto tempo all’interno della sfera familiare. Non ci sono prove che le sigarette elettroniche siano meno dannose per la salute di quelle tradizionali. Eppure, grazie alla separazione tra dispositivo di riscaldamento e stick, sono escluse dalle restrizioni che riguardano il tabacco. Così i produttori non solo possono fare pubblicità, ma anche avviare azioni di fidelizzazione del cliente.

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Sono le pensioni il tema principale del nuovo numero di eco, ora in edicola e sul web. Se i singoli cittadini hanno alcuni strumenti per garantirsi una vecchiaia serena, ai governi spetta la responsabilità di definire un sistema pensionistico giusto e sostenibile nel tempo, prima di tutto evitando di cambiare continuamente le regole. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese analizza il reddito degli attuali pensionati italiani rispetto al resto della popolazione: soprattutto per gli uomini, si vedono ancora gli effetti del sistema di calcolo retributivo rimasto in vigore fino a metà degli anni Novanta.

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