Con la decisione della Commissione europea sul Pnrr rivisto, si chiude la diatriba sui progetti attuati dai comuni. Non c’è la totale cancellazione proposta dal governo. C’è invece la conferma degli investimenti in rigenerazione urbana, benché ridotti.
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Italia e Spagna sembrano aver gestito i progetti dei rispettivi Pnrr in modo molto diverso. E se ora Roma chiede di fatto una riduzione dei fondi da impiegare, Madrid punta a un incremento dei finanziamenti, per un’ulteriore espansione degli investimenti.
Il sito Italia Domani dovrebbe riportare lo stato di avanzamento dell’attuazione del Pnrr, ma mancano aggiornamenti sul primo semestre 2023. Forse perché molti progetti hanno accumulato ritardi. Il timore è che derivino da limiti di gestione strutturali.
Il piano mense scolastiche del Pnrr riserva il 57 per cento delle risorse al Sud. Ma non ha dato i risultati sperati. Procedure scelte e difficoltà finanziarie di molti comuni sono le probabili cause del parziale insuccesso. Cosa fare nel prossimo futuro.
La proposta di revisione del Pnrr prevede di usare i fondi per la coesione per finanziare i progetti esclusi dal Piano e il capitolo relativo a RePower. Ciò potrebbe incidere sulla ripartizione delle risorse e sull’avvio della Programmazione 2021-2027.
La decurtazione dalla terza rata del Pnrr di 287 milioni destinati a nuovi alloggi universitari conferma i dubbi sull’affidare ai privati la tutela del diritto allo studio. Eppure, il governo non cambia strategia neanche per la seconda fase della misura.
Il governo ha presentato la Relazione sulla revisione del Pnrr. Non dà indicazioni sulle coperture per le modifiche proposte, né le inquadra in una cornice macro-finanziaria. Difficile dunque valutare la compatibilità con gli obiettivi di deficit e debito.
Le modifiche al Pnrr proposte dal governo sono tutt’altro che marginali. Riguardano quasi la metà delle misure e coinvolgono risorse ingenti. Le ragioni dei cambiamenti spesso non sono chiare. Alla Commissione andrà presentato un documento più articolato.
Il governo ha trasmesso al Parlamento la Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr. Vi sono elencate le misure che incontrano più difficoltà nell’essere realizzate. Dalla Relazione si possono ricavare tre possibili linee di rimodulazione del Piano.