Il governo ha presentato la Relazione sulla revisione del Pnrr. Non dà indicazioni sulle coperture per le modifiche proposte, né le inquadra in una cornice macro-finanziaria. Difficile dunque valutare la compatibilità con gli obiettivi di deficit e debito.
Nella relazione al Parlamento il governo indica modifiche al Pnrr tutt’altro che marginali, per il loro numero, per le risorse e per gli obiettivi coinvolti. Le ragioni addotte per giustificare la revisione sono spesso vaghe. Alla Commissione europea sarà necessario proporre un documento con argomentazioni ben più solide. La Catalogna è di nuovo sotto i riflettori. Dopo l’esito incerto delle elezioni spagnole, i voti del partito indipendentista catalano sono indispensabili per la formazione di un eventuale governo Sanchez. Ma la partita è complessa. Nella attuale legislatura, l’Unione europea ha varato importanti piani di politica ambientale. Per evitare di perdere il consenso dell’opinione pubblica, le misure per la transizione energetica dovrebbero essere accompagnate da trasferimenti e incentivi mirati ai cittadini e ai settori produttivi più colpiti. Nel periodo 2020-2022, la crescita al Sud è stata in linea con quella del Centro-Nord, soprattutto grazie al contributo di costruzioni e servizi. Ora la sfida è rendere strutturale il risultato, valorizzando i settori ad alta tecnologia e le filiere produttive connesse alla transizione ecologica presenti nel Meridione. Le Anticipazioni del Rapporto Svimez 2023. Dopo la frenata dovuta alla pandemia, i dati indicano che i consumi delle famiglie italiane hanno ripreso lentamente a crescere. Le scelte dei consumatori sono però cambiate: ora privilegiano i servizi, a scapito dei beni, in particolare quelli alimentari, consumati in casa.
Nel momento della scomparsa della mamma di Leonzio Rizzo, la redazione si stringe con affetto attorno all’amico e redattore de lavoce.info.
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Le modifiche al Pnrr proposte dal governo sono tutt’altro che marginali. Riguardano quasi la metà delle misure e coinvolgono risorse ingenti. Le ragioni dei cambiamenti spesso non sono chiare. Alla Commissione andrà presentato un documento più articolato.
Torna alla ribalta la questione dell’autonomia della Catalogna. Il partito indipendentista della regione, con il suo voto, potrebbe permettere a Pedro Sanchez di formare un nuovo governo. Ma troppe concessioni non sarebbero accettate dal resto del paese.
Perseguire impegni ambientali stringenti, come fa l’Europa, può creare problemi di consenso. Un aiuto per mitigare le conseguenze su cittadini e imprese più colpiti può arrivare da trasferimenti e incentivi mirati e dai mercati degli obiettivi ambientali.
Nel biennio 2021-2022, il Sud ha agganciato la ripresa grazie alle politiche di sostegno e al contributo di costruzioni e servizi. Anche nel 2023-2025 il divario di crescita tra Nord-Sud dovrebbe essere contenuto. Come renderlo un fenomeno strutturale.
I consumi delle famiglie italiane proseguono il lento recupero post-Covid. Ma le scelte dei consumatori portano a una forte ricomposizione a favore dei servizi e a scapito di beni e industria. A soffrire, in particolare, gli alimentari consumati in casa.
Le più importanti banche centrali continuano ad aumentare i tassi ufficiali perché temono che l’inflazione, ora essenzialmente da profitti, inneschi una spirale prezzi-salari. Ma in situazioni simili la politica monetaria diventa meno efficace, mentre possono giocare un ruolo rilevante la politica fiscale e quella industriale. Dal 31 luglio è iniziato il percorso che porterà all’abolizione definitiva del Reddito di cittadinanza entro la fine dell’anno. Pur con i suoi molti difetti, la misura era un trasferimento universale contro la povertà, che in Italia mancava e che ora tornerà a mancare. Sul versante del contrasto alla disoccupazione, i dati del programma Gol dicono sì che è aumentato il numero delle persone “prese in carico”, ma sull’attivazione vera e propria dei servizi ai disoccupati rimangono molte differenze tra le regioni e solo pochissime centrano gli obiettivi fissati. La transizione energetica implica la perdita di posti di lavoro nelle attività inquinanti compensata però dalla creazione di nuove opportunità nelle attività verdi. Si rendono necessarie politiche per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori e la capacità di attrarre quelli che già possiedono le competenze adeguate nelle professioni verdi, aumentando i salari.
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Le principali banche centrali continuano ad aumentare i tassi. Per tenere sotto controllo l’inflazione, politiche fiscali redistributive, industriali e della concorrenza coordinate fra loro potrebbero ora dimostrarsi più efficaci della politica monetaria.
Il lascito più importante del Rdc è il riconoscimento che ci sono persone in povertà, che vanno aiutate indipendentemente dall’anagrafe o dallo stato di salute. Con la sua abolizione, in Italia torneremo a non avere una misura universale con questo scopo.